REGIONALI: BOCCHINO (LEGA), ”CASE POPOLARI PRIMA AD ABRUZZESI E ITALIANI, E RISCATTO DEL CHIETINO”

12 Gennaio 2019 08:15

Regione - Politica

VASTO – “Voglio una regione dove le assegnazioni delle case popolari vadano prima agli abruzzesi e agli italiani, e dove ci siano telecamere in tutte le scuole, asili e case di riposo”. 

Sono due degli impegni di Sabrina Bocchino, candidata della Lega alle elezioni regionali del 10 febbraio, nella circoscrizione di Chieti.

Vastese, 48 anni, imprenditrice nel settore abbigliamento e ristorazione, Bocchino è entrata nel partito di Matteo Salvini a febbraio 2018. In precendenza, nel 1998 è stata eletta consigliere comunale di Vasto in una lista civica, e confermata per un secondo mandato con Alleanza Nazionale. Nel 2007 l'adesione a La destra di Francesco Storace, di cui ha ricoperto il ruolo di vicesegretario regionale. E' stata infine segretario regionale del Movimento nazionale per la sovranità, costituito nel gennaio 2017 da Storace e dall' ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Infine è salita sul Carroccio, di cui ora è tra le favorita nell'elezione regionale, nelle liste del centrodestra in provincia di Chieti.

Sabrina Bocchino, cosa promette ai suoi eventuali elettori?





A differenza di altri candidati, non faccio proposte roboanti, voglio partire da cose semplici e fattibili. E voglio partire dal mio territorio, che è stato drammaticamente penalizzato dal centro sinistra che ha malgovernato in questi anni. I soldi, da quelli per la viabilità a quelli per la sanità sono andati altrove, si sono fermati a Pescara e Teramo. Come ho già spiegato, mi impegnerò a rappresentare il mio territorio, da Vasto a Schiavi d'Abruzzo, considerandolo come un comune allargato, non come una somma di realtà distinte. Saro sempre presente, pronta a farmi portavoce delle proposte e problemi dei miei concittadini.

In che senso, come lei dice, il territorio chietino non è stato finora ben rappresentato in Regione?

E' un dato di fatto, chi è stato qui eletto non ha portato a casa grandi risultati, diciamo che all' Emiciclo sono andati a scaldare la sedia, e non hanno puntato i piedi per il nostro territorio. E questo riguarda un po' tutte le forze politiche.

Uno dei temi dibattuti in questa campagna elettorale è quello del lavoro, che non c' è e che va creato. Cosa può fare la Regione, nella consapevolezza che  ha in materia poteri limitati?

La Regione può comunque mettere in campo azioni incisive. Può sbloccare fondi già disponibili e trasformarli in cantiere, in primis per la  manutenzione del territorio. Nel chietino, soprattutto nelle aree interne, le strade sono in condizioni pietose. Ripararle e ammodernarle significa anche creare economia e posti di lavoro. Parliamo poi di turismo: nella stazione Vasto-San Salvo non si fermano i treni veloci, e questo penalizza il nostro turismo. Risolvere il problema significa anche in questo caso favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. La Regione infine può farsi promotrice di corsi di formazione mirati per operatori turistici al fine di elevare la loro capacità di fare impresa. Può abbassare in una certa misura le tasse alle imprese, può sanare il digital divide che ancora subiscono i paesi dell'entroterra.





La Lega ha fatto le barricate per non far candidare nel centrodestra Mario Olivieri, consigliere regionale uscente di Abruzzo civico, eletto nel 2014 con il centrosinistra. Qual è il suo giudizio su questo secco niet?

Mario Olivieri è un carissimo amico, è un'ottima persona, ma è giusto così, è una questione di coerenza e serietà davanti agli elettori. Sono venti anni che sono in politica, e ho fatto della coerenza il mio cavallo di battaglia. Io non ho mai cambiato partito e schieramento.

Che peso avrà il capitolo sicurezza e immigrazione nelle politiche di una Regione con la Lega in maggioranza?

Inutile dire che sono totalmente in linea con quello che sta facendo il ministro degli Interni Matteo Salvini, e nostro leader. E' ovvio che le competenze della regione in materia sono specifiche  e circoscritte, ma ad esempio si potrà imporre il principio che le assegnazioni delle case popolari vadano prima agli abruzzesi e agli italiani. Sul fronte della sicurezza, e della tutela delle persone più deboli, il mio obiettivo è far si che vengano dotate di telecamere tutte le scuole, gli asili e le case per anziani. Piccole cose, ma che se messe in fila determineranno una svolta nelle politiche regionali a favore dei cittadini.

redazionale

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