L'AQUILA – “Nel mio ruolo di assessore al Bilancio in un anno e mezzo ho portato a compimento un percorso di riduzione delle tasse che avrei continuato tanto che era pronta una seconda delibera, ma sono stata estromessa per cause politiche, non certo professionali”.
Così Anna Lisa Di Stefano, di professione commercialista, fino allo scorso dicembre assessore al Bilancio del Comune dell'Aquila, candidata al Consiglio regionale con Forza Italia, sui risultati raggiunti in Municipio.
Durante il suo mandato “interrotto prematuramente per beghe politiche che non mi appartengono”, Di Stefano ha abbassato le aliquote comunali per la tassa sui rifiuti, che ha subito un decremento del 9,33 per cento, della Tari, e della Tasi alle attività produttive, in particolare per gli alberghi.
“Il taglio delle tasse, condiviso con il sindaco, Biondi, e ben accolto dalla collettività, è stato ancora più importante se consideriamo che abbiamo agito alla luce di un bilancio di un Comune terremotato – spiega ancora -. Nel mio cassetto era già pronto il regolamento per la disciplina dell'imposta unica comunale (Iuc), per la riduzione, ulteriore, della Tari, lo scorso anno già ridotta grazie anche al recupero dell'evasione e all'incremento delle dichiarazioni spontanee da parte dei cittadini per i contribuenti che vivono situazioni di disagio per i sottoservizi nel centro storico”.
“Nello stesso documento – prosegue – erano previste anche diverse agevolazioni per i ristoratori muniti di fasciatoi e Kinder Park, oltre che per le giovani coppie under 35 che avessero acquistato la prima casa. Avevo inserito anche l'istituto mediazione tributaria, il ravvedimento operoso applicato a tutte le fattispecie dei versamenti e delle dichiarazioni”.
“Abbiamo trovato le aliquote al limite massimo consentito dalla legge”, fa osservare Di Stefano, “per questo una delle priorità dell'amministrazione è stata quella di avviarne la riduzione”.
“Tutto questo è stato possibile grazie ad un'approfondita verifica sul bilancio comunale – spiega – che è composto anche dai trasferimenti statali per i contributi della ricostruzione post-terremoto, una peculiarità tutta nostra che ne altera l'essenza. Abbiamo realizzato una verifica approfondita sulla consistenza dei debiti e dei crediti pregressi risalenti a decenni precedenti per complessivi 70 milioni di euro. Metterò questa importante esperienza amministrativa al servizio della collettività in caso di elezione in Consiglio regionale”, conclude.
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