REGIONALI: DI STEFANO LANCIA QUATTRO APPUNTAMENTI SUL PROGRAMMA

19 Novembre 2018 13:36

Regione - Politica

PESCARA – Il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare di Forza Italia alla guida delle Civiche d'Abruzzo, ha presentato oggi a Pescara “Quattro appuntamenti per parlare di programmi”, ovvero una serie di incontri con i cittadini per trattare di ricostruzione al palo, giovani e futuro e un doppio appuntamento dedicato alla sanità.





“Abbiamo messo un campo un progetto politico per dare risposte all'Abruzzo, e oggi presentiamo, nell'ambito di Progetto Abruzzo 2019-2024, questa iniziativa che andiamo a declinare secondo i territori e le varie problematicità. Così abbiamo indetto questi quattro convegni, con il primo che si terrà sabato 24 novembre a Navelli (L'Aquila) per parlare di un tema caldo per quel territorio: le ricostruzioni, perché in Abruzzo abbiamo due Ricostruzioni, quella del 2009 dell'Aquila praticamente ferma e quella del terremoto 2016 che non è mai partita, e per questo illustreremo le nostre idee per come deve svilupparsi una azione di governo regionale forte per mette in moto le Ricostruzioni. Mercoledì 28 poi incontreremo nell'ambito di Futuro Italia il mondo giovanile e lo faremo con la collaborazione della Rivista Giovani a Destra, che partita dall'Abruzzo ha assunto una rilevanza nazionale. Parleremo del grosso problema del flusso di giovani che lasciamo l'Abruzzo per andare a trovare lavoro fuori. Per questo parleremo cosa dovrà fare un governo regionale per creare le condizioni perché questo avvenga. Infine chiuderemo con il tema caldo della Regione: la sanità, e lo faremo con due convegni il 30 novembre e il 1 dicembre per parlare di due aspetti importanti e di quella che è la nostra idea di un Piano Sanitario 2019-2024″.





“Parleremo di rete ospedaliera – ha spiegato Di Stefano – e di medicina territoriale. Noi crediamo che oggi i numeri documentino il fallimento di questo governo regionale sulla Sanità e il fallimento di un metodo che è quello di tagliare i servizi per ridurre i costi. Qui si è fatto un taglio di servizi e paradossalmente i costi sono aumentati visto che siamo in clima commissariale. Noi riteniamo invece che migliorare i servizi territoriali e capillarizzare l'offerta sanitaria sul territorio significa anche ridurre l'afflusso nei grandi ospedali e quindi abbassare la spesa sanitaria”.

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