PESCARA – “Il nuovo stadio di proprietà del Pescara, il cui progetto è fermo da oltre un anno, può essere un volano sia per la Città Dannunziana sia per l’intero Abruzzo, viste le positive ricadute economiche che l’opera avrebbe sulla regione”.
È il pensiero di Vincenzo Serraiocco, candidato di Forza Italia alle elezioni regionali del 10 febbraio. Il commercialista e imprenditore, in particolare, nell’ambito sportivo, al quale è da sempre vicino, sottolinea l’importanza del nuovo stadio del Delfino Pescara senza dimenticare, però, che il progetto presentato quattordici mesi fa (primo dicembre 2017) è al palo.
Il candidato a palazzo dell’Emiciclo assume l’impegno teso a sbloccare l’iter progettuale, interrotto subito dopo un rimpasto nella Giunta comunale di centrosinistra al Comune di Pescara, “anche con un intervento della Regione”.
“Che sia un’opera strategica è facile capirlo – chiarisce il candidato forzista – dal momento che lo stadio di proprietà della società calcistica permetterebbe la riqualificazione dell’area sud, un salto di qualità sportivo e sociale per la città e un forte impulso alle attività commerciali. Un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare perché lo stadio di proprietà porta con sé l’avvio di attività commerciali (merchandising, ma non solo) e, di conseguenza, possibilità lavorative per molte persone”.
In sede di presentazione, 14 mesi fa è stato illustrato il progetto di un complesso sportivo che comprende il nuovo stadio del Delfino Pescara, da realizzare tra il 2020 e il 2021. Lo stadio ingloberà una superficie di poco inferiore ai due ettari (18.700 mq) nel cuore della Pineta Dannunziana; i posti a sedere previsti saranno invece 20.700, tutti coperti, con annessi 1.600 parcheggi; l’area destinata agli spazi commerciali sarà di 20mila mq, 30 postazioni tra SkyBox e Ground Box; prevista, inoltre, persino una nuova fermata ferroviaria dedicata allo stadio.
Il costo si aggira sui 75 milioni di euro per un impianto che ricorda da vicino lo stadio del Brighton (l’Amex Community Stadium), in Inghilterra. “La società inglese del Brighton, approdata in Premier League, ha avuto un incremento di fatturato del 500% ridando slancio economico a tutta la comunità”, rivela Serraiocco.
In Italia, attualmente, sono cinque i club proprietari dello stadio: si tratta di Juventus, Udinese, Sassuolo a Reggio Emilia, Frosinone e Atalanta, e nel futuro si aggiungeranno Roma, Fiorentina, Cagliari ed Empoli . “Spero che nella lista ci sia anche Pescara – conclude Serraiocco – che non può perdere il treno della modernità. Per questo, la Regione può e deve dire la sua anche in questo campo”.
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