PESCARA – Più si avvicina l'ora fatale dell'apertura dei seggi delle elezioni regionali di domenica prossima, più l'Abruzzo sale alla ribalta nazionale, per una partita che non riguarda solo il decidere i nuovi inquilini di palazzo dell'Emiciclo, ma che oramai viene letta come una prova generale di ricompattamento del centrodestra in vista di nuovi scenari, oltre il problematico e traballante governo giallo-verde.
La conferma è la super-conferenza stampa di domani alle 17 nella sala consiliare del Comune di Pescara, con fianco a fianco il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il segretario nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, il presidente del movimento Idea Gaetano Quagliariello e il leader di Azione Politica, Gianluca Zelli. Solo uno dei molteplici appuntamenti abruzzesi in questi ultimi giorni di campagna elettorale per i quattro leader.
Alla conferenza stampa di Pescara non ci saranno invece, e forse non è un caso, il segretario nazionale della Dc Lorenzo Cesa, e dell'Udc, Gianfranco Rotondi.
Entrati in rotta di collisione in particolare con la Lega, dopo la decisione da parte dell'Udc di mettere in lista i candidati ''sgraditi” Marianna Scoccia, sindaco di Prezza, e moglie del consigliere uscente ed ex assessore nella giunta di centrosinistra, Andrea Gerosolimo, e il consigliere Mario Olivieri, anche lui ex esponente della maggioranza di centrosinistra. Uno sgarro che non è stato mai superato.
Al di là dell'attrito con parte dei centristi, Salvini, Berlusconi e Meloni, che in queste settimane hanno girato in lungo e largo l'Abruzzo, metteranno in scena a Pescara la plastica immagine di unità e compattezza. A sostegno del candidato presidente della Regione del centrodestra, il senatore romano di Fdi Marco Marsilio. Mentre a Roma, al Parlamento, Lega da una parte, e Fi e Fdi e centristi dall'altra, siedono su scranni contrapposti.
Da qui l'importanza del voto abruzzese in vista di un eventuale ricompattamento del centrodestra di un tempo, che si rafforza giorno dopo giorno, e quanto più vacilla l'alleanza “anomala” tra Lega e Movimento 5 stelle al governo, minata da posizioni opposte su temi cruciali.
Salvini, nel corso della campagna elettorale è stato in Abruzzo per ben dieci giorni, e oggi inizia per lui l'ultimo frenetico tour. Oggi pomeriggio è all’Aquila in visita alla caserma dei vigili del Fuoco, poi alle 19 incontrerà i cittadini in un comizio nel ristorante Villa Giulia. Molto densa la giornata di domani: alle 11 incontrerà la cittadinanza nella sala consiliare del comune di Bussi sul Tirino (Pescara), alle ore 15 sarà a Pianella (Pescara).
Poi come detto alle 17 a Pescara parteciperà alla conferenza stampa assieme Berluscon, Meloni Quagliariello. Ancora domani a Pescara alle ore 18 al palazzetto dello sport è in programma il comizio di chiusura, poi alle 21 sarà a Chieti in una cena alla quale sono annunciate 800 persone.
Dopodomani, 8 febbraio alle 9 e 30, Salvini sarà a Rivisondoli. Nella lunga visita il leader della Lega sarà accompagnato da parlamentari ed anche da rappresentanti del governo, come ad esempio il sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Claudio Durigon.
Berlusconi a sua volta tornerà in Abruzzo dopo le visite a L'Aquila e Pescara delle scorse settimane. Dopo la conferenza di Pescara, venerdi alle 11 sarà a Teramo per una passeggiata in piazza Martiri corso San Giorgio, con pausa caffè bar San Matteo, a seguire l'incontro con i rappresentanti associazioni di categorie alla Camera di Commercio. Andrà poi ad Avezzano per la chiusura della campagna elettorale di Forza Italia a Castello Orsini.
Altre intense giornate abruzzesi anche per Giorgia Meloni, che sarà domani alle 18 all’Aquila, nella frazione di Monticchio, presso il locale Bliss, nella sede che prima del sisma del 2009 era della Multisala Garden. Venerdi alle 17 sarà a Teramo, all’Hotel Sporting, e poi al il secondo a Pescara, alle ore 18,30, in piazza Michele Muzii.
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