REGIONALI: TAVANI (FDI), ”IN ABRUZZO PRIMO PRESIDENTE DEL NOSTRO PARTITO”

18 Febbraio 2019 21:43

Regione - Politica

CHIETI – “Quando si vincono elezioni regionali come le ha vinte il centrodestra in questa occasione, c’è solo da festeggiare”. 

Inzia così l'analisi del voto regionale da parte di Antonio Tavani, portavoce provinciale d Chieti di Fratelli d'Italia, dove il parito di Giorgia Meloni, e soprattutto del candidato presidente della regione vincente Marco Marsilio, ha ottenuto il 5 percento, contro la media regionale del  non ha letto consiglieri 6,4 per cento, non eleggendo nessun consigliere. Anche Tavani era candidato. 





“Siamo orgogliosi  – prosegue il portavoce – del lavoro iniziato a dicembre 2012, che dopo appena sei anni e qualche mese fanno sì che metà degli abruzzesi scelgano Marco Marsilio, quale nuovo governatore della nostra regione, regalando a Fratelli d’Italia il primo presidente di Regione nella storia del partito. Eleggendo i primi due consiglieri regionali abruzzesi di Fdi. E quindi, innanzitutto, “complimenti a tutti noi”.

“In questa vicenda elettorale il nostro partito passa al 6.5% su base regionale, registrando percentuali più o meno simili a Pescara Teramo e Chieti, restituendo altresì un boom di consensi a L’Aquila (a doppia cifra, oltre l’11%), dove evidentemente il traino del lavoro di una classe dirigente ai vertici del capoluogo abruzzese, di enti e società, che ottimamente amministrano da quasi 2 anni, ha dato un evidente contributo”. 





“Le consultazioni regionali hanno ribaltato clamorosamente il vecchio governo PD, che è stato smascherato nel suo bluff finto-civico e si è fermato a 17 punti percentuali di distacco. Legnini ha garantito una prima reazione positivo all'annuncio (tardivo) della sua candidatura ma poi non è riuscito a far passare la novità del suo metodo “civico”, anzi il “vecchio” Pd garantisce oltre un terzo dei suoi voti, benché fermo al suo minimo storico in Abruzzo (11%) ed è+ il primo partito della coalizione. Ugualmente respinti al mittente (anche se più temuti alla vigilia) gli aspiranti governanti del Movimento 5 Stelle, la cui scarsa aderenza al territorio e la lontananza dai temi locali ha contribuito a collocare i grillini ad appena il 20%, anche qui record negativo. Solo la nuova legge regionale, approvata dal PD, ha regalato 7 seggi, di cui ben 3 a Chieti, ad un movimento fermo al 20%! Da parte loro v’è da essere soddisfatti, il massimo con il minimo”.

“Da parte nostra non siamo riusciti a far scattare il seggio in provincia di Chieti,  – ammette Tavani – rimanendo a 700-800 voti dalla percentuale necessaria per battere Pescara (complimenti all'amico Guerino Testa), anche se abbiamo collezionato quasi 9.000 voti e il 5% su base provinciale. Era il terreno dove ci dovevamo battere contro chi proprio in questa provincia era più radicato, Giovanni Legnini e Sara Marcozzi. Dove c’erano i candidati del territorio Fdi ha riportato grandi consensi, 50% a Fara San Martino, 44% a Rapino, 8.65% a Vasto, ma anche il 25% di Civitella Messer Raimondo, il 16.50% di Casoli e tantissimi altri centri vicini e intorno al 10%. In alcuni grossi centri sicuramente ci sarà da lavorare, in alcune città che riteniamo importanti per il contesto socio-economico e prossime alle elezioni amministrative, abbiamo registrato valori al di sotto delle aspettative, a volte molto al di sotto, come Ortona San Salvo e Atessa. Siamo tuttavia convinti che tutti hanno fatto il massimo, e che futuro e lavoro renderanno merito all'impegno che stiamo mettendo da anni alla costruzione del partito di Giorgia Meloni”.

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