REGIONALI: ZELLI, ”IN POLITICA PERCHE’ NOSTRI FIGLI RESTINO QUI, ALTRI FACCIANO LO STESSO”

di Marco Signori

20 Settembre 2018 07:15

Regione - Politica

L'AQUILA – “Da imprenditore di successo chi me lo fa fare ad impegnarmi in politica? La domanda la ribalto, dove sono gli altri che non combattono affianco a noi? Cioè, perché non farlo? Oramai c'è una crisi storica dei partiti, in Italia e in Abruzzo e vediamo quelle che sono le risposte alle imprese e alle persone”.

Gianluca Zelli, 45enne originario di Poggio Bustone, giovanissimo consigliere comunale di Forza Italia a Rieti dal 1994 al 1998, da poco più di un anno guida Azione Politica, contenitore civico che ha fondato e si prepara a correre con una lista nella coalizione di centrodestra per le prossime elezioni regionali.

“Sono uno degli imprenditori che si è trovato a dover decidere tra restare in Abruzzo o andare fuori, e posso garantire che è stata quella la scintilla che mi ha portato ad investire sulla politica. Mi son detto, questa è la mia regione, ho tre figli nati qui e vorrei che ci restassero, che non fossero parte dei 200mila che vanno via dall'Italia, quindi bisogna combattere e lavorare per questo”, afferma ad AbruzzoWeb.

“Ho un'azienda con 42 filiali e una direzione commerciale a Milano, a trasferirmi impiegherei zero secondi e soprattutto ne avrei maggiori benefici perché vivendo a Milano avrei maggiori risultati di quelli che ho vivendo a Pescara”, fa osservare, “ma sarebbe una sconfitta per le imprese e per noi abruzzesi”.





Fondatore di Humangest nel 2005, indagato nel processo Sanitopoli dal quale è poi uscito pulito, Zelli ricorda con affetto gli inizi a Rieti, gli studi alla facoltà di Ingegneria dell'Aquila, fino al trasferimento a Pescara, città della donna che ha poi sposato e che ora è amministratore delegato del gruppo.

“Lavoriamo nell'ambito delle risorse umane, lavoro interinale, formazione e outsourcing”, spiega l'imprenditore con il pallino della politica, “gestiamo magazzini e facciamo consulenza del lavoro”.

La storia della società, di Zelli e altri tre soci tutti abruzzesi, si intreccia con quella sentimentale: “Ci siamo conosciuti sul lavoro, eravamo tutti e due in Adecco, lei era controller del centro-sud ed io direttore commerciale centro-sud”, racconta parlando della moglie, Barbara Garofoli.

“Ho ricordi bellissimi dell'Aquila, a parte il freddo, ho ancora tanti amici anche perché giocavo a calcetto al Cus”, ricorda ancora.





“Cerchiamo di combattere per rimanere qua”, insiste Zelli.

Coi partiti c'è una vecchia sintonia? “Ni, nel senso che sono passati vent'anni dall'esperienza con Forza Italia senza stare nei partiti e senza fare politica – dice – quella è stata un'esperienza giovanile che ho apprezzato molto, mi è piaciuta e mi è servita ma poi ho scelto di fare altro”.

“Oggi sono dovuto tornare – aggiunge – non riconoscendomi in nessuno dei partiti, ecco perché ho preferito cominciare con un movimento civico, proprio perché abbiamo ritenuto che ci sia stato un abbandono dei territori”.

E a vent'anni di distanza, a Rieti lo scorso anno Antonio Cicchetti è tornato ad essere sindaco. “Se verrà a sostenerci in Abruzzo? Magari, lo inviteremo!”.

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