REGIONE: FEBBO, ”ACCANIMENTO INTOLLERABILE CONTRO LEGITTIMO DIRIGENTE”

7 Settembre 2018 18:01

Regione - Politica

PESCARA – “L'ostinazione e la testardaggine di questa Giunta regionale non ha né limiti né freni. Continua l'accanimento contro l'avvocato Carlo Massacesi, dirigente di ruolo a tempo indeterminato che ha vinto la causa davanti al Giudice del Lavoro, pur di continuare a difendere in maniera spasmodica un fedelissimo del Pd come il dottor Rivera che non sarebbe in possesso dei requisiti richiesti. Non avrebbe mai svolto funzioni dirigenziali per 5 anni e non avendo quindi l'esperienza 'pluriennale' come stabilito attraverso la sentenza numero 103/2018 della sezione Tribunale del Lavoro dell'Aquila”.

Questa la denuncia del consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo.





“La giunta – spiega in una nota – attraverso la DGR n.622 del 7 agosto, appena pubblicata, si è appellata alla sentenza numero 103/2018 depositata il 20 luglio 2018. Nella delibera però si riscontrano molti lati oscuri e forzature che dimostrano ancora una volta il metodo padronale della gestione della cosa pubblica portato avanti in questi anni dall'ex presidente Luciano D'Alfonso. La Regione in primo grado fu difesa come previsto dalle norme dell'avvocatura dello Stato. Ora invece la stessa viene estromessa per avocare alla avvocatura regionale l'impugnativa, ma viene affiancata dall'avvocato Franco Di Teodoro. Mi preme ricordare come la legge regionale 9/2000 reciti che 'In particolari casi e previo parere dell'Avvocatura regionale, gli Organi di direzione politica possono affidare incarichi difensivi a legali di libero foro, con comprovata esperienza nella materia oggetto della controversia'”.

“Non mi sembra – sottolinea Febbo – che tra il primo e il secondo grado di giudizio si sia riscontrata questa particolare condizione ma soprattutto manca il parere dell'avvocatura regionale. Ancora più singolare è la scelta dell'avvocato Di Teodoro (amministratore unico di Abruzzo Engineering, su designazione dell'ex presidente della Giunta regionale) senza seguire alcuna minima procedura di trasparenza prevista. Il fatto che sia reso a titolo gratuito non esime da questo obbligo. Inoltre sempre nella dgr 622 l'avvocato Di Teodoro viene indicato come 'ordinario di Diritto del Lavoro presso l'Università degli Studi di Teramo mentre dalla consultazione del sito dell'Ateneo non risulta essere ordinario presso l'Università degli Studi di Teramo, non vorremmo che sia semplicemente 'a contratto', una cosa ben diversa”.





“Tutto questo accanimento e questa difesa spasmodica – prosegue – che comporta solo un aggravio di costi e una perdita di tempo da parte di strutture regionali importanti, che avrebbero da lavorare su ben altro come le tante emergenze aperte, poteva benissimo essere risolta se il direttore del Dipartimento del Personale avesse provveduto a rilasciare attestazione dei requisiti contestati e chiesti dal sottoscritto in data 13 aprile 2017 e 19 aprile 2018. A tutto oggi non abbiamo avuto nessun riscontro tant'è che ho provveduto ha inviare presso le autorità competenti esposti”.

“Pertanto – conclude Febbo – questa è la prova provata che in questi anni il governo dalfonsiano non si è avvalsa delle tante professionalità presenti e di uomini e donne capaci ma solo ed esclusivamente di persone tesserate del Partito democratico o dei soliti fedelissimi di D'Alfonso”.

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