REGIONE: I PRIMI 7 INDAGATI, FUNZIONARI, TECNICI E FEDELISSIMI DALFONSIANI

16 Febbraio 2017 20:32

Regione - Cronaca

L’AQUILA – In un clima di stretto riserbo e con gli inquirenti e gli investigatori con le bocche cucite, emergono i nomi dei sette indagati in uno dei tre filoni di indagine, quello sull’appalto sulla ristrutturazione di Palazzo Centi, sede della Giunta abruzzese all’Aquila, danneggiata seriamente dal terremoto del 6 aprile 2009, dell’inchiesta della procura dell’Aquila che ha colpito la Regione Abruzzo, coordinata dal sostituto procuratore Antonietta Picardi.

Tra le persone iscritte nel registro degli indagati, alcuni fedelissimi del presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, lui coinvolto nei filoni sugli appalti per le case popolari di Pescara e a Penne (Pescara), ma non in quello di Palazzo Centi.

Tra i sette, il capo della segreteria di D’Alfonso, Claudio Ruffini, che nella passata legislatura è stato consigliere regionale del Partito democratico.





Poi, l’imprenditore Eugenio Rosa, amministratore delegato di Icet Engineering di Castelli (Teramo), che è arrivata terza nella gara, i tre componenti della commissione di gara, i funzionari regionali Giancarlo Misantoni (presidente), l’architetto Roberto Guetti e l’ingegnere Silverio Salvi.

Sotto indagine anche due progettisti: Gianluca Marcantonio, altro fedelissimo di D’Alfonso, che lo ha pubblicamente sponsorizzato nella nomina come componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, oltre ad affidargli molti incarichi, tra cui appena pochi giorni fa uno in seno al comitato scientifico del commissario per la ricostruzione del terremoto in Centro Italia, Vasco Errani.

In ultimo l’altro progettista Alessandro Pompa.





Per i sette le ipotesi di reato sono di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

Secondo quanto si è appreso, la procura contesta in particolare pressioni per la scelta dei nomi in commissione e anche il fatto che i progettisti avrebbero avuto gli elaborati progettuali quattro prima del bando di gara.

Degli altri due filoni delle indagini, curate da Carabinieri e Polizia di Stato, non si conoscono tutti gli indagati: è emerso solo che sono indagati D’Alfonso, come sottolineato da lui stesso in un comunicato, e per quanto riguarda l’appalto per le case Ater di Pescara, Marcantonio.

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