NEO CONSIGLIERE REGIONALE, ''DA FORZA ITALIA VOLEVANO FARCI FUORI'', SU DEFENESTRAMENTO ASSESSORE, ''E' RISORSA MA PREROGATIVA SINDACO''

REGIONE: LIRIS, ”ASSESSORE SOLO SE SANITA”’, PUNGE FORZA ITALIA E DIFENDE LA DI COSIMO

22 Febbraio 2019 12:45

Regione - Politica

L'AQUILA – Si dice pronto a entrare nella nuova giunta regionale solo se con la delega, seppur scottante, della Sanità, punzecchia Forza Italia, che ha abbandonato alla vigilia del voto dopo un decennio di dirigenza e difende l'assessore comunale dell'Aquila, defenestrato, Sabrina Di Cosimo.

Guido Liris, medico e dirigente della Asl provinciale dell’Aquila, neo consigliere regionale di Fratelli d'Italia con un pieno di 6.168 preferenze, non fa mai il nome del coordinatore regionale azzurro, Nazario Pagano, ma ad AbruzzoWeb parla di “scientifica volontà” da parte dei vertici regionali degli azzurri “di voler far fuori un gruppo che aveva mietuto successi e risultati e che in questa situazione rivendicava, com'è giusto che accada, un protagonismo” e afferma senza mezzi termini che il partito della Meloni può e deve avere un posto nell'esecutivo nonostante esprima già il presidente, Marco Marsilio.

Tutto ciò mentre sono in atto le grandi manovre per la formazione della nuova Giunta.

Leader dei forzisti aquilani per un decennio, Liris ha sbattuto la porta in faccia al suo ormai ex partito passando poche settimane prima della scadenza delle candidature alle regionali del 10 febbraio scorso, nella fila di Direzione Italia, il movimento dell’ex forzista ed europarlamentare Raffaele Fitto.





Il neo consigloere regionale, comunque, in corsa per un possibile assessorato, all’atto dell’addio ha portato nella sua nuova casa locale, il gruppo civico “Insieme per L’Aquila” quattro consiglieri comunali su cinque, eletti in Forza Italia.

Vice sindaco dell'Aquila per ancora qualche giorno, visto che dalla proclamazione degli eletti in Regione le due cariche saranno incompatibili, Liris difende anche Di Cosimo, assessore alla Cultura a cui il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, parlando di “comportamento non consono”, ha ritirato le deleghe proprio all'idomani delle regionali, e riconduce la rottura al venire meno di un rapporto di fiducia tra i due, sottolineando che Di Cosimo rimane una risorsa.

“Non mi piacciono i toni e i contorni di una vicenda che sta diventando veramente brutta – spiega – è una prerogativa di un sindaco prendere atto di una incompatibilità o di mancanza di fiducia nei confonti di un assessore, al netto di quelle che sono le indicazioni dei gruppi politici. Il gruppo Insieme per L'Aquila non ha 'scaricato' l'assessore Di Cosimo, il capogruppo Roberto Junior Silveri è andato dal sindaco, così come appartiene alla ritualità della politica, a verificare i margini di reintegro dell'assessore, nel momento in cui nel confronto si rileva una chiusura totale su un nome, il gruppo ha portuto soltanto prenderne atto”.

“L'alternativa sarebbe stata quella di passare all'opposizione” chiarisce Liris, spiegando che questo avrebbe rovinato la “festa” della vittoria alle elezioni del 10 febbraio, e ammette che “non possono essere dimenticati i risultati, le attività, l'impegno profuso da Sabrina, una presenza costante in tutte le attività culturali della città per stessa ammissione delle associazioni, e poi il Carnevale, la Perdonanza, dove l'indicazione di Leonardo De Amicis come direttore artistico è stata un po' la chiave del successo, il Natale. Tutto frutto di un lavoro che è giusto riconoscerle”.





“La rappresentanza del territorio è stata l'arma più grande che abbiamo messo in campo”, aggiunge a proposito del pieno di voti che lo ha portato all'Emiciclo con oltre seimila preferenze.

Liris poi, che commentando l'esito elettorale parla di “risultato che rende merito a una grande squadra che ha lavorato tantissimo”, fa osservare che “il presidente della Regione viene fuori da una ripartizione di carattere nazionale, pertanto non può ricadere su un territorio che ha il dovere di esprimere i suoi eletti e nell'ambito degli eletti i rappresentanti negli organi esecutivi”.

“Mi si accosta a questo assessorato per motivi di competenza”, spiega infine proposito dell'ipotesi che possa essere lui, dirigente medico della Asl dell'Aquila, a guidare la Sanità, “avrei qualche elemento in più in materia, stiamo però parlando di un ambito politico, i partiti si riuniranno e diranno la propria”.

 

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