REGIONE: SINDACATI, ”BILANCIO DI PREVISIONE INGESSATO, NESSUNA RISPOSTA A POLITICHE DEL LAVORO E SOCIALI”

27 Dicembre 2018 15:51

Regione - Politica

PESCARA – “Il bilancio di previsione 2019-2021 della Regione Abruzzo si presenta pesantemente ingessato a causa dei tagli che vari governi nazionali hanno operato negli ultimi è sarà di nuovo improntato al rigore, con pochi o nulli investimenti e programmi fondamentali per la vita sociale ed economica abruzzese”. 

E' la bocciatura preventiva del bilancio di previsione della Regione Abruzzo che arriverà domani in consiglio, da parte di Carmine Ranieri, segretario regionale Cgil Abruzzo Molise, Leo Malandra, segretario regionale Cisl Abruzzo Molise e Michele Lombardo, segretario regionale Uil Abruzzo.





Il consiglio regionale, va ricordato, è formalmente sciolto e in “prorogatio” da metà agosto, dopo le dimissione del presidente Luciano D' Alfonso, eletto al Senato, e può approvare solo misure di ordinaria amministrazione e spese obbligatorie, o al limite misure “urgenti e indifferibili”. E c'è anche l'ipotesi che non venga nemmeno approvato, per evitare l'assalto finale alla diligenza e andare piuttosto in ''esercizio provvisorio'', con la spesa contingentata, ma solo per un paio di mesi, fino alle elezioni del 10 febbraio e l'insediamento della nuova legislatura.

I sindacati però evidenzianio i pesanti effetti in oggi caso per le politiche del lavoro.

“La previsione di spesa  – spiegano i sindacati – si concentra in quella corrente, poco o nulla andrà agli investimenti che gli abruzzesi aspettano e che sono necessari anche per rilanciare la crescita e il lavoro in questa regione. Si parla soltanto di spese ordinarie, appunto in conto corrente, che riguardano soprattutto il funzionamento degli organismi istituzionali dell’Ente Regione, la sua gestione economico-finanziaria (essenzialmente a servizio del debito, non essendo previste nuove richieste di finanziamento) e trasferimenti per servizi in conto terzi”.





“Come se questo non bastasse, anche la Regione Abruzzo dovrà fare i conti con le scelte contenute nella Legge Finanziaria nazionale, in corso di approvazione in Parlamento, che certo non mira a finanziare e sostenere gli investimenti nelle regioni meridionali. Così, in una fase economica che in Abruzzo – prosegue la nota di Cgil, Cisl e Uil –  rende difficile immaginare un aumento delle entrate derivanti dai tributi locali, dunque una maggiore disponibilità finanziaria, sembra davvero complicato che la Regione con scarsi investimenti pubblici possa cambiare marcia e migliorare le performance negative registrate dagli indicatori economici e occupazionali”.

“Se guardiamo poi agli specifici ambiti di intervento si registra un consistente taglio in settori importanti come l’istruzione e il diritto allo studio, l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, i trasporti e il diritto alla mobilità, con una riduzione di quasi 10 milioni solo sul trasporto pubblico locale. Altri tagli dolorosi riguardano anche le politiche sociali, dove diminuiscono gli interventi per l’infanzia, i minori e gli asili nido, la disabilità o gli anziani. È proprio su questi temi, che riteniamo fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo ma anche per sostenere la parte più fragile della nostra comunità, che chiediamo ai componenti della prima commissione e all’intero consiglio regionale di cercare in ogni modo di scongiurare la mannaia dei tagli. E tutto ciò pur nella consapevolezza delle restrizioni di bilancio”, conclude la nota. 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: