RICOSTRUZIONE: DI PAOLO, ”1 MILIONE PER CONSOLIDAMENTO CAVITA’ IPOGEE”

11 Febbraio 2017 15:00

L'Aquila -

L'AQUILA – Il Modello integrato per la ricostruzione del cratere (Mic), cioè la procedura parametrica per la concessione dei contributi nei centri storici, “prevede la somma di 150,00 euro/mc per l’intervento di consolidamento delle cavità ipogee ubicate al di sotto degli aggregati”.

Lo dice il sindaco di Barisciano (L'Aquila) Francesco Di Paolo, coordinatore dei sindaci del cratere, spiegando come “la delibera licenziata dal Cipe il mese di agosto stanzia una somma pari a circa 1 milione di euro, a favore del Comune di Barisciano, per eseguire uno studio e/o censimento delle cavità ipogee prevedendo per la parte pubblica la possibilità di interventi di consolidamento (sono in attesa della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale)”.

Il sindaco interviene dopo l'ennesimo allarme lanciato da alcuni cittadini della frazione di Picenze, secondo i quali la ricostruzione delle proprie abitazioni sarebbe impossibile a causa della presenza di una serie di grotte sotterranee, tanto che il difensore civico regionale, Fabrizio Di Carlo, in una lettera datata 2 febbraio, ha ordinato a Di Paolo di bloccare il progetto di ricostruzione di un consorzio, situato in località San Martino (Consorzio 23 SM), che insiste proprio sopra una di queste cavità ipogee.

Il coordinatore dei sindaci è stimolato ad intervenire dopo che il suo predecessore, l'ex sindaco di Rocca di Mezzo Emilio Nusca, a NewsTown ha denunciato di aver posto il problema nel 2015 ma di essere stato ignorato dagli altri amministratori.

LA LETTERA COMPLETA DI DI PAOLO





L’intervento dell’ex coordinatore dei sindaci ing. Emilio Nusca mi lascia sinceramente senza parole. Un ingegnere dovrebbe conoscere e/o informarsi degli aspetti tecnici di una vicenda legata alla ricostruzione prima di formulare avventati giudizi politici e personali sugli amministratori degli altri Comuni.

Ma è una abitudine consolidata dell’ex coordinatore basta ricordare quando per una manciata di voti (in occasione delle elezioni regionali) durante una riunione con il Comitato dei presidenti dei Consorzi di Barisciano esprimeva pareri non propri lusinghieri sulla mia persona (cronaca della serata riportato con dovizia di particolari dal sito  Barisciano.eu in data 14/05/2014) salvo poi negare le proprie affermazioni ma guardandosi bene di proporre smentite ufficiali.

Comunque mi corre l’obbligo di ricordare all’ing. Nusca che la Mic, che come risulta dai verbali del tavolo lui ha osteggiato con forza, prevede la somma di €.150,00/mc per l’intervento di consolidamento delle cavità ipogee ubicate al di sotto degli aggregati.

Il PdR di Barisciano se pur non riportando un rilievo metrico esatto delle cavità (che generalmente è richiesto alla scala edilizia) effettua un censimento delle cavità situate al di sotto del sedime degli edifici privati e prevede, in via preliminare – considerata la natura programmatica del piano – un incremento forfettario del 5% dell’importo lavori di ciascun aggregato interessato dai cosiddetti “grottoni” per tener conto degli ulteriori oneri legati all’intervento di bonifica o consolidamento della parte privata degli stessi.

La delibera licenziata dal Cipe il mese di agosto stanzia una somma pari a circa 1 milione di euro, a favore del Comune di Barisciano, per eseguire uno studio e/o censimento delle cavità ipogee prevedendo per la parte pubblica la possibilità di interventi di consolidamento (sono in attesa della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale).

Per quanto riguarda il caso specifico dell’aggregato 23SM è stato proposto al Comune di Barisciano un progetto di ristrutturazione con allegata una relazione geologica che nelle conclusioni afferma: “Il terreno su cui insiste l’aggregato oggetto di studio è stato esaminato sotto l'aspetto sismico, geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico. Dall'analisi dei dati emersi dal rilevamento geologico in sito e nelle aree adiacenti e dall'esame di dati bibliografici, dai carotaggi, e dai sondaggi HVSR e MASW effettuati, si è potuto ricostruire la stratigrafia e dare utili indicazioni sulle caratteristiche fisico-meccaniche del terreno di fondazione. Sotto l'aspetto geomorfologico il sito in esame è situato su un versante a medio-bassa pendenza con modesta elevazione. Da un punto di vista idrogeologico la circolazione idrica superficiale risulterà essere modesta, la circolazione idrica endogena avverrà prevalentemente per porosità del complesso superficiale detritico, secondo linee di frattura tettonica nalle marne calcaree. Dal punto di vista geologico l’area su cui sorge l’aggregato risulta priva di vincoli o di situazioni a rischio (escluso quello derivante da cavità) ed è costituita da uno strato di alterazione fino a 1 m dal p.c. con scarsa resistenza all’erosione e buona permeabilità che sovrasta uno strato di clasti calcarei abbastanza compatti dotato di buona resistenza all’erosione e di scarsa permeabilità e quindi le marne calcaree; le caratteristiche geotecniche dell’intera successione stratigrafica che è stata scelta come terreno di sedime migliorano con la profondità. Su di esso è stata effettuata la caratterizzazione geotecnica che ha dato un buon risultato di qamm. Il calcolo del carico ammissibile unitamente al tipo di fondazione adottata risulta essere più che favorevole al ripristino dei fabbricati danneggiati dal sisma del 06/04/2009 ed all’eventuale riedificazione ex-novo di quelli crollati; va ricordato inoltre che lo studio della portanza è stato eseguito in condizioni di massima sicurezza. È però indispensabile sottolineare ulteriormente la presenza di cavità ipogee artificiali nel sottosuolo dell’aggregato, variamente elaborate nei secoli. Queste cavità sono state oggetto sia di indagini geostrutturali e speleologiche da parte dell’università dell’Aquila, sia di valutazioni ingegneristiche dettagliate (si vedano le relazioni allegate), individuando molte problemi di stabilità, in particolare relativi ad infiltrazioni di acque superficiali lungo fratture e piani di faglia. Ogni futura opera di ricostruzione e ripristino degli edifici dovrà essere subordinata al consolidamento delle cavità, secondo quanto indicato nelle citate relazioni; i calcoli geotecnici riportati nella presente relazione si riferiscono solamente alle caratteristiche dei terreni considerati come uniformi. Entro questi limiti i calcoli per la determinazione del carico limite di sicurezza rispetto alla rottura hanno fornito valori più che buoni e, fatte salve le considerazioni precedenti, si esprime parere geologico-tecnico favorevole alla realizzazione dell’intervento di ripristino dei fabbricati, ferma restando la necessità preliminare di interventi di consolidamento e sostegno delle cavità sotterranee; lo scrivente non si assume nessuna responsabilità derivante da un’eventuale cattiva gestione del sottosuolo”.





Mi sembra che l’elaborato tecnico (che l’ing. Emilio Nusca saprà interpretare tecnicamente) indica l’onere ai progettisti di ricercare le soluzioni tecniche idonee a risolvere il problema.

Per quanto riguarda le capacità amministrative del sottoscritto mi corre l’obbligo di ricordare che l’ing. Emilio Nusca ha rivestito la carica di vice sindaco e delegato alla ricostruzione nel Comune di Rocca di Mezzo fino a ottobre 2015 e il monitoraggio ufficiale degli impegni per la ricostruzione privata al 30 giugno 2016 riporta i seguenti dati: comune di Barisciano impegnati per la ricostruzione privata €.82.993.204,99; comune di Rocca di Mezzo €. 22.795.693,66.

I dati penso si commettano da soli.

Infine volevo assicurare all’amico ing. Nusca che la mia non è una reazione scomposta sulla questione di cui sono stato investito, ho ancora una grande volontà e forse anche le capacità di affrontare il problema e se le mie cognizioni non saranno sufficienti saprò avvalermi di tecnici validi e all’altezza di risolvere le problematiche esistenti.

Comunque è prassi istituzionale e di buona educazione, qualora si intende dispensare consigli, farlo nelle dovute forme senza clamore sui giornali.

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