DIBATTITO DI ABRUZZOWEB ALL'ENTE PARITETICO PER LA SICUREZZA DI ANCE E SINDACATI LA SICUREZZA DELL'AQUILA; ''NUOVA SCUOLA DIVENTERA' ECCELLENZA ITALIANA, A BREVE INAUGURAZIONE''

RICOSTRUZIONE: GRAZIE A PREVENZIONE CPT ZERO MORTI E 102 MILIONI DI SANZIONI EVITATE

di Filippo Tronca

8 Maggio 2019 06:08

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L'AQUILA – Oltre 2.100 corsi di formazione dal 2009 ad oggi, di cui hanno beneficiato 38.800 addetti in edilizia. ben 5.223 cantieri a cui è stata offerta assistenza, e dove sono state suggerite misure e accorgimenti per garantire maggiore sicurezza. Prevenendo in questo modo infortuni, anche mortali, e in caso di controllo degli organi ispettivi,  sanzioni calcolate in 102 milioni di euro, circa 4.200 euro in media per ciascuna azienda.

Sta in questi numeri l'importanza dell'attività svolta dall'Ente paritetico per la formazione, la sicurezza e la salute in edilizia (Ese-Cpt) della Provincia dell'Aquila, costituito dall'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, e dalle organizzazioni sindacali.

Numeri snocciolati nel dibattito organizzato da Abruzzoweb nella sede di San Vittorino, frazione del capoluogo, a cui hanno preso parte Adolfo Cicchetti, presidente provinciale Ance, Gianni Cirillo, presidente provinciale Ese-Cpt, e Goffredo Mascitti, presidente provinciale Cassa Edile.





Al centro del dibattito, anche il nuovo, grande progetto portato avanti dall'Ese-Cpt: il Centro di alta formazione edile, che a breve sarà inaugurato, bell'edificio a pochi metri dalla sede storica di San Vittorino. Il nuovo complesso si compone di due aree: uno di 2.800 metri quadri, adibito ad uso didattico, con aule e laboratori e  un secondo spazio, grande 950 metri quadri, che ospiterà invece gli alloggi e la foresteria per gli studenti e i docenti. Una scuola destinata a potenziare l'offerta formativa oggi rivolta ad operatori di macchine complesse, pronto soccorso, antincendio, Rspp, Rls, preposti di cantiere, e costituita da corsi professionalizzanti di apprendistato, bonifica amianto, cartongessisti, piastrellisti, lavorazione pietre, fibre di carbonio e nuovi materiali sperimentati anche nella ricostruzione post-sisma.

“Nei cantieri edili della ricostruzione – esordisce Cicchetti – non si è verificata nemmeno una vittima e un numero minimo, e fisiologico, di infortuni. Tenuto conto che la ricostruzione ha riguardato le imprese di tutto il Paese, visto che metà sono di fuori regione e fuori provincia. E non è una casualità, molto merito ha proprio questo ente partecipato da datori di lavoro e categorie sindacali, in un confronto constante. E un risultato che nasce da questa attività di formazione e dalle azioni di prevenzione”.

E aggiunge: “Le imprese legate al sistema Ance investono sulla sicurezza, combattono il dumping contrattuale e il lavoro nero. A noi piacciono i cantieri come quelli di una volta, dove si canta e si fischietta, dove insomma c'e' serenità, dove si lavora al meglio. Aspetto strettamente connesso con sicurezza, e con la qualità di quanto viene realizzato”.

E' la volta di Cirillo: “Noi andiamo sui cantieri, non per fare ispezioni, ma per valutare se le misure di sicurezza vengano messe in pratica, per prevenire gli infortuni, e in modo tale che le sanzioni siano nulle e contenute. Abbiamo fatto risparmiare, da questo punto di vista, 102 milioni di euro in dieci anni. Inoltre calibriamo i corsi di formazione sulle criticità ancora diffuse. Altra azione efficacissima è stata l'introduzione del responsabile per la sicurezza territoriale, figura terza e autonoma, rispetto a quello interno all'azienda, e che valuta anche lui l'applicazione dei piani della sicurezza, e ha il polso della situazione, anche sul lavoro nero, e altre problematiche. Siamo da questo punto di vista un'eccellenza in Italia”.





Ora però, per l'Ese-Cpt, la grande sfida è rappresentata dalla nuova scuola edile.

“il progetto è partito ben prima del terremoto, nel 2006, – spiega ancora Cirillo – e ora siamo ad un passo dal realizzare il sogno. Abbiamo avuto qualche intoppo, come il rinvenimento di reperti archeologici, e abbiamo dovuto  spostare la struttura. Ora quei reperti, in virtù un protocollo d'intesa con la Soprintendenza diventeranno la materia prima di corsi di formazione per restauratori. Importante poi creare una forte sinergia con l'Università dell'Aquila, e con facoltà di Ingegneria in primis. La struttura sarà dotata di sei mini appartamenti, importanti per ospitare le migliori eccellenze nel campo delle docenze, e per consentire la partecipazione ai corsi anche agli operai del comune più sperduto”.

Conclude Mascitti. “Il numero di addetti nel cratere sismico sta calando, anche per l'impasse che si trova a vivere il comparto della ricostruzione pubblica. Questa scuola di alta formazione rappresenta dunque un modo per guardare al futuro, per fare tesoro negli  gli anni a venire del grande know how acquisito nel processo di ricostruzione. Ha tutte le carte in regola per diventare un'eccellenza non solo regionale, e sarà uno spazio che potrà essere messo a disposizione anche per altri enti e attività formative”.​

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