RICOSTRUZIONE: GRUPPO DI TECNICI DONA PROGETTO PER LA CHIESA CESAPROBA

23 Dicembre 2018 16:23

L'Aquila - Abruzzo

MONTEREALE – Tra le tortuose strade dei ritardi burocratici della ricostruzione, qualche volta, si incontrano comunità che provano ad andare avanti con le proprie forze e, sotto l’albero di Natale, trovano il progetto per il recupero della chiesa del paese.

È questo il caso di Cesaproba, una della frazioni più attive di Montereale (L’Aquila) che, come tutti i centri abitati dell’Alta Valle dell’Aterno, ha dovuto presto fare i conti con due eventi sismici che hanno duramente compromesso e ridisegnato il territorio, prima nel 2009 e poi nel 2016.





E se la ricostruzione procede a rilento, esistono simboli di unione e aggregazione che non possono aspettare le trafile amministrative per poter aprire le porte a quei cittadini che, malgrado le difficoltà, hanno deciso di restare nei loro paesi.

Nei giorni scorsi, a tal proposito, è stato consegnato il Progetto definitivo della chiesa di Santa Maria ad Nives di Cesaproba, curato da un gruppo di tecnici del posto che hanno messo a disposizione gratuitamente il piano per il recupero dell’agibilità sismica della Chiesa, al fine di poter accelerare l’iter.





Il progetto, curato dalla società di ingegneria LA F srl di Cesaproba, del geometra Alessandro Feliciani e dell’ingegner Federico Focaroli, con la collaborazione dell’architetto Giampaolo Amicosante, l’ingegner Antonio Pietrucci, il geometra Stefano Mancini e l’architetto Fabio Saltutti, andrà al vaglio della Soprintendenza d’Abruzzo e della Soprintendenza Speciale per le Aree Colpite dal Sisma del 24 Agosto 2016 per il successivo iter d’approvazione.

“Le solite lungaggini burocratiche e l’incertezza nell’iter e, ovviamente, la necessità di riaccendere la speranza nella comunità, ci ha spinto a fare un piccolo gesto di solidarietà e abbiamo così deciso di donare la progettazione degli interventi di messa in sicurezza della nostra Chiesa – spiega Feliciani -. Santa Maria ad Nives per noi rappresenta un simbolo che ci lega indissolubilmente all’amore per la nostra e alla nostra gente”.  (azz.cal.)

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