INTERVENTI A L'AQUILA: CINEMA MASSIMO, SANTA MARIA DEI RACCOMANDATI; TRA PROGETTAZIONI CHIESA PORTA BARETE. A SULMONA PALAZZO SARDI

RICOSTRUZIONE: NUOVO ELENCO OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEL PIANO 2018

di Filippo Tronca

19 Luglio 2018 07:30

L'Aquila -

L'AQUILA – Il cinema Massimo e il complesso di santa Maria dei Raccomandati, l’ex conceria di borgo Rivera e palazzo Selli lungo via Paganica nel capoluogo. E ancora palazzo dello Scorpione a Bugnara (L'Aquila), palazzo Castello di Manoppello (Pescara) e palazzo Sardi a Sulmona. Per finire con una raffica di sedi comunali e cimiteri.

Sono solo una parte dei 33 edifici pubblici danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009, in stato avanzato di progettazione e pronti a diventare cantiere, o a vedere ultimati quelli in corso, elencati nel Piano delle piano annuale 2018, redatto dalla struttura di Missione della Presidenza del Consiglio, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 10 luglio scorso.

Per l’esecuzione dei lavori, in alcuni casi anche per completare la progettazione, sono stati assegnati 65 milioni di euro. A questa cifra si aggiungono 15,6 milioni di euro, per ultimare la progettazione relativa ad altre 31 edifici pubblici.

A finanziarli la delibera Cipe 48 dell'agosto 2016, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 13 febbraio 2017.

Una boccata d’ossigeno finanziaria, in un settore, la ricostruzione pubblica che rappresenta però il buco nero del post-sisma abruzzese.

La ricostruzione privata procede infatti oramai a ritmo sostenuto: dai dati forniti dall’Usra, relativi dunque al solo capoluogo, nel primo semestre 2018 si è toccato il record di contributi concessi ed erogati, con la somma di circa 198 milioni di euro e anche di pratiche emesse con la “nuova procedura” pari a 180 pareri.

Lo stesso non si può certo dire per la ricostruzione pubblica, incagliata in procedure burocratiche estenuanti, infinite conferenze dei servizi tra i tanti attori coinvolti, per non parlare dei bandi gara impugnati, e delle inchieste giudiziarie che hanno fermato i lavori.





Nella bufera è finito in particolare il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna, per la carenza di personale, in particolare funzionari esperti, i tempi biblici che già caratterizzano la Pubblica amministrazione negli appalti, aggravati dal nuovo Codice che stando agli addetti ai lavori, ha finito per complicare ulteriormente le procedure, e la indisponibilità dei dirigenti a firmare documenti per timore di sbagliate e finire nei guai.

Solo per fare qualche esempio resta al palo, solo nel capoluogo abruzzese, la ricostruzione del Castello cinquecentesco, anche a causa di grane giudiziarie sull'affidamento della commessa da 24 milioni di euro, la chiesa di Santa Maria Paganica, il Convitto nazionale, la scuola Edmondo De Amicis, per cui sono pronti da tempo 16 milioni di euro. Lo stesso accade – soldi in cassa e di cantieri nessuna traccia – per un'altra quindicina di opere pubbliche. Per non parlare delle case popolari dell’Ater.

Il problema una volta tanto in Italia non sono però i soldi. Quellio ci sono, come dimostra anche l’elenco delle ulteriori opere pubbliche che hanno ricevuto il finanziamento nel Piano ufficializzato il 10 luglio scorso.

Ad essere contemplati in via prioritaria, si legge nella relazione introduttiva, solo interventi in una fase avanzata di progettazione, di possibile ed imminente cantierabilità, con disponibilità di cronoprogrammi già predisposti dalle amministrazioni competenti.

Nell'elenco tutti edifici inagibili a causa del sisma tranne due eccezioni, finanziabili però in virtù dell’”eccezionale rilevanza come simbolo aggregativo e di rivitalizzazione urbana”.
Sono il citato cinema Massimo lungo corso Vittorio Emanuele a L’Aquila e, relativamente alla sola progettazione la ex chiesa di Santa Croce, davanti alla riscoperta Porta Barete, oggetto di un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione storica ed archeologica.

Tra le altre opere dio cui si finanzia la progettazione troviamo nel capoluogo complesso conventuale di Santa Maria di Collemaggio, al fianco della basilica tornata al suo antico splendore, il conservatorio musicale Casella di via Sassa, l’ex convento delle Lauretane, nell’omonima piazza poco distante da porta Barete, e che ospitava  Istituto salesiano femminile, l’edificio direzionale della Provincia dell’Aquila di via Verdi, il Provveditorato agli studi di via Strinella, palazzo Oliva nella frazione di Civita di Bagno.

Negli altri comuni del cratere ed extra cratere spiccano le progettazioni relative all’ex convento di Santa Chiara di Gagliano Aterno (L’Aquila), il municipio di Rocca di Cambio (L’Aquila), la chiesa della Madonna del Pozzo di Ortucchio (L’Aquila).

L’ELENCO DELLE OPERE FINANZIATE

Esecuzione lavori o anche progettazione ed esecuzione lavori





L’AQUILA E FRAZIONI

Complesso santa Maria dei raccomandati: 13, 8 milioni
Ex Ipab di piazza Palazzo e via Verdi:  12, 7 milioni
Ex Inapli di via san Giuliano: 7,5 milioni
Palazzo Selli di via Paganica: 5,6 milioni
Cinema Massimo: 3,9 milioni di euro
Ex conceria via Borgo Rivera, 1,1 milioni
Edificio IX Martiri giovinetti del cimitero: 1 milione
Scuola media Patini: 300 mila euro
Casetta del Parco del Sole: 160 mila
Sede guardia forestale, frazione di Sant’Elia: 1,7 milioni
Ex scuola della frazione di Filetto: 150 mila
Cimitero della frazione di Camarda: 150 mila
Cimitero della frazione di Pianola 150 mila
Cimitero della frazione di Sassa 100 mila
Cimitero della frazione di Roio: 80 mila

COMUNI CRATERE ED EXTRA-CRATERE

Palazzo Castello dello scorpione di Bugnara (L’Aquila): 4.6 milioni di euro
Ex asilo comunale di Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila): 1,4 milioni
Palazzo Castello di Manoppello (Pescara): 1,2 milioni
Ex scuola di Villa Sant’Angelo (L’Aquila) : 1 milione
Castello Baroni di Elice (Pescara): 1 milione
Municipo di Loreto Aprutino (Pescara): 1 milione
Ex municipio di Ofena (L’Aquila): 820 mila
Palazzo Sardi di Sulmona (L’Aquila): 800 mila
Ufficio del giudice di pace di Montereale (L’Aquila): 703 mila euro
Chiesa cimiteriale di Corfinio (L’Aquila): 400 mila
Municipio di Pescosansonesco (Pescara): 369 mila euro
Municipio di Secinaro (L’Aquila): 300 mila
Cimitero di Civitaretenga (L’Aquila): 300 mila
Ex municipio e biblioteca di Villa Sant’Angelo (L’Aquila): 252 mila euro
Cimitero di Corvara (Pescara): 200 mila
Municipio di Salle (Pescara): 195 mila euro
Edificio comunale di Pietracamela (Teramo): 75 mila euro

 

 

 

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