LAVORI ALLE CASE DI VIA ROMA E ALLA VECCHIA SEDE DI RIFONDAZIONE

RICOSTRUZIONE PRIVATA 2009 SEMPRE PEGGIO, ELENCO ”MICRO” E SISTEMA IMPANTANATO

di Alberto Orsini

20 Ottobre 2017 19:59

L'Aquila -

L’AQUILA – Si fa ancora più flebile il “tiraggio” della ricostruzione privata post-terremoto 2009 dell’Aquila, con poche pratiche finanziate, molte da integrare, e meno lavori pronti a partire.

È quanto emerge dalla “lettura” analitica del 24° elenco di buoni contributo, pubblicato oggi dal Comune capoluogo, come annunciato dal sindaco, Pierluigi Biondi, che ha anche la delega specifica.

Un elenco “micro”, da 37 milioni di euro circa, ma sono solo 14 milioni i fondi che potranno già sbloccare lavori, mentre per altri 23, il grosso, tutto è rinviato a quando i tecnici perfezioneranno le pratiche.

E sì che si è entrati in una fase due, in cui, come ripetuto dal nuovo responsabile, sono finiti i grandi aggregati milionari da 5-10 milioni ciascuno che facevano salire alla svelta il pallottoliere, consentendo alla precedente amministrazione di annunciare elenchi da oltre 100 milioni.





Certo è, però, che, complice anche la nuova politica di un elenco al mese voluta dal nuovo corso, gli importi si stanno facendo via via minori e la sensazione è che il sistema L’Aquila, proprietari-tecnici-enti, stia diventando sempre più lento nel chiedere a fronte di uno Stato che, almeno per ora, fino al 2021 è ben disposto a dare i famosi miliardi rimanenti.

Il timore è che, in assenza di correttivi normativi e snellimento delle procedure, tipo il “bando lampo” del Genio civile per trovare 50 ingegneri esterni che aiutino a smaltire 250 pratiche arretrate e abbattere l’arretrato, dopo la ricostruzione pubblica, ferma da sempre, possa impantanarsi anche la privata.

Da notare anche come, tra l'altro, in questo elenco rispetto al precedente siano molti meno i lavori finanziati nelle frazioni, al contrario una delle priorità del nuovo Comune.

Tra i pochi lavori finanziati spunta qualcosina comunque di interessante. Comincerà, per esempio, la ricostruzione delle abitazioni “poco note” di via Roma, con un mega aggregato di quasi 5 milioni di euro delimitato da via Lopardi sul lato lungo e le piccole via Pallante e via San Carlo: uno spazio che nel pre-sisma ospitava decine di famiglie e neanche un’attività commerciale, come ce ne sono al contrario prima e dopo.

Finanziato anche, per 2,5 milioni, un aggregato al vertice tra via Assergi e via del Carmine, altra zona derelitta del centro, giusto di fronte al vecchio centro di calcolo dell’Ateneo: lì dove una saracinesca fungeva da ingresso alla storica sede del Partito della rifondazione comunista.





Altro finanziamento lungo viale XXIV maggio, in un edificio demolito giusto accanto a quello che resta della casa di cura Sanatrix: in questo caso 2,4 milioni il budget; sempre in centro, 1,7 milioni per un edificio al vertice tra via Fortebraccio e via Crispomonti, tratto poco noto e affascinante del centro.

Tra le curiosità, anche 185 mila euro per la ex sede di Confartigianato in via Pretatti, locale di proprietà della famiglia Taffo.

Simbolici, infine, anche finanziamenti davvero mignon, probabilmente piccole integrazioni: 996 euro per un edificio privato giusto all’incrocio tra la via Mausonia e la via Mariana e appena 758 a Onna per quella che sembra una cantina o rimessa per animali.

Nella lista 2, quelli che dovranno integrare la documentazione per poter partire, 5,3 milioni ripartiti in tre diverse pratiche finanzieranno la parte finale di Costa Masciarelli, a pochi passi da Porta Bazzano, poi 4 milioni per un grande aggregato tra via Sassa e via dei Gaglioffi, 3 milioni per uno ancora nella parte finale di Costa Masciarelli, 2,3 milioni infine per un edificio nella frazione di San Gregorio.

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