RICOSTRUZIONE SAN DEMETRIO, BRACCIO DI FERRO TRA LE DITTE: RESIDENTI FRAZIONE SAN GIOVANNI, ”LAVORI FERMI”

16 Ottobre 2018 16:23

L'Aquila -

SAN DEMETRIO NE' VESTINI – Scatta la protesta di alcuni residenti del borgo di San Giovanni, il più antico e storico di San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila) per il fermo della ricostruzione privata, dopo il sisma del 2009.

Uno stallo causato anche dal braccio di ferro tra le ditte affidatarie di alcuni cantieri.





Gli abitanti del posto rivolgono un appello al sindaco, Silvano Cappelli, perché si faccia carico della situazione e sblocchi le procedure che rischiano di ingessare la ricostruzione di uno dei borghi più belli e rappresentativi della Valle Subequana, dove si trova anche la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, la seconda per importanza dopo quella di San Giovanni in Laterano, a Roma.

“Siamo in una fase di completo blocco della ricostruzione dell'antica frazione di San Giovanni, un gioiello di storia e architettura – afferma Sandro Cirilli, presidente di uno dei consorzi da ricostruire e portavoce della protesta – come previsto nel piano iniziale di cantierizzazione, chiediamo al Comune di prevedere un piano di recupero della parte storica del borgo, dove ci sono aggregati che dovrebbero essere ristrutturati contemporaneamente, vista la ridotta distanza fisica tra gli stessi, che non consente a ditte diverse di lavorare contemporaneamente. Sollecitiamo l'amministrazione comunale a convocare un incontro urgente per dare seguito al progetto di cantierizzazione unica per i 2-3 aggregati confinanti per i quali, nell'immediato post-sisma, è stato necessario addirittura un intervento unico di puntellamento che, tuttora, abbraccia gli aggregati in oggetto”.

I residenti chiedono, inoltre, di fare chiarezza “sulla rinuncia di una delle ditte all'esecuzione dei lavori di uno solo dei due aggregati. Scelta che rischia di far saltare la possibilità di una cantierizzazione unica, non avendo la stessa impresa rinunciato all'esecuzione dell'opera di ristrutturazione dell'aggregato confinante. Cantierizzazione già prevista dall'amministrazione nel piano di intervento post-sisma”.





Tra i due edifici vi è una distanza massima di tre metri circa, che non consente l'intervento in contemporanea di due ditte diverse.

“Chiediamo al Comune – conclude Cirilli – la convocazione di una riunione urgente per valutare un progetto di recupero complessivo storico- urbanistico del borgo di san Giovanni, che tenga conto della sua valenza architettonica. Un gioiello turistico da riqualificare e inserire nel circuito delle Grotte di Stiffe e del lago Sinizzo”.

Borgo la cui ricostruzione che, tranne per alcuni sporadici interventi, è completamente ferma.

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