RICOSTRUZIONE: SUPERAMENTO DEL 3% IN PROGRAMMA PD, ”POI IL PIANO MOSLER”

8 Novembre 2013 13:22

L'Aquila -

L’AQUILA – “Il mio emendamento che darebbe la possibilità di superare il rapporto del 3% tra deficit e Pil indebitando lo Stato in caso di gravi calamità naturali per investire nella ricostruzione diventerà una proposta ufficiale del Partito democratico nella campagna elettorale per le prossime elezioni europee”.

Lo annuncia il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, all’uscita di un incontro che si è svolto in mattinata a Roma con i vertici del Partito democratico, alla presenza, tra gli altri, del segretario uscente Guglielmo Epifani e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma e all’Editoria, l’abruzzese Giovanni Legnini.

Sul tavolo in primis i problemi contingenti, legati alla prossima approvazione della legge di stabilità, che fin qui ha compresso da 6 anni a 3 lo stanziamento delle risorse programmate nei mesi scorsi senza però aggiungerne di nuove.

“Abbiamo chiesto ulteriori 600 milioni per andare avanti con i cantieri fino a tutto il 2014, la copertura ora deve trovarla il governo – spiega il sindaco – Fin dal governo Berlusconi, passando per Monti che non ha messo una lira, e per Letta che ha stanziato fondi ‘insufficientissimi’, c’è una colpa storica: manca una strategia nazionale di ricostruzione dell’Aquila e ogni anno ci si deve inventare qualcosa: la protesta della fascia, lo sciopero della fame eccetera”.

Di qui una serie di proposte alternative per poter avere un flusso di cassa continuo, in particolare partendo dal progetto dell’economista statunitense Warren Mosler, che lunedì prossimo sarà all’Aquila in un convegno all’Auditorium del Parco.

“Pensiamo a un mutuo per 40 anni con un credito d’imposta per un pool di banche che potrebbero usufruire a loro volta di un prestito della Bei (Banca europea degli investimenti, ndr). In questo modo avremmo i fondi senza che l’Italia se ne accorgesse neanche”.

Per concretizzare questa ipotesi, tuttavia, “ci vuole il passaggio con la Ue sul superamento del patto di stabilità al 3%. Su questo il Partito democratico è d’accordo, Epifani ha detto sì su tutta la linea”.

E la ricostruzione dell’Aquila promette di orientare anche i risultati nel territorio delle prossime primarie del Pd: “I candidati alla segreteria verranno da noi a fare campagna elettorale, ognuno di loro ci dirà come pensa di risolvere questa grande questione italiana”, conclude Cialente.

C.A.S.E. BOCCIATE: ''DA SONDERGAARD STRATEGIA MEDIATICA''

“L’uscita della relazione Sondergaard proprio ora che L’Aquila vuole aprire una battaglia a livello europeo sulla ricostruzione non è casuale, è un’operazione mediatica che fa parte di una strategia. C’è una parte del Nord dell’Europa che, al di là degli aspetti politici, ci vuole abbandonare”.

Questo il duro commento del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, parlando della bozza di rapporto dell’europarlamentare danese di Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, Soren Sondergaard, che nell’ultima settimana ha catalizzato le attenzioni dei media italiani e internazionali con le sue denunce di sprechi e presunte infiltrazioni mafiose.

“Vorrei tanto fare un confronto pubblico con questo signore, vedere che dati ha – afferma Cialente – La sua relazione ha fatto molti danni, essendo confusa, piena di imprecisioni e anche offensiva. Non è vero che ci sono infiltrazioni, c’è stato il tentativo, come secondo accade in tutta Italia, ma con la differenza che le imprese mafiosi qui noi le abbiamo ‘pizzicate’ tutte”.

Il primo cittadino ribadisce che nel rapporto “si fa grande confusione, molti dati sono vecchi. Sondergaard non è mai venuto a parlare con me per sapere come stessero le cose – attacca – È una sciocchezza affermare che la ricostruzione non è partita, abbiamo 2.700 cantieri aperti e una capacità di impegno di 110 milioni al mese. I Map sono stati evacuati per tutt’altri motivi rispetto a quello che scrive lui”.





“Se non si può ricostruire L’Aquila è colpa dell’Europa – sbotta il sindaco – Il danese si è preoccupato di andare a riscavare fatti vecchi per una polemica con Berlusconi, non ha visto com’è la situazione oggi. Da uno di sinistra mi sarei aspettato una solidarietà diversa che, invece, ho trovato da parte del gruppo dei socialisti e perfino dai popolari”, questi ultimi avversari politici.

“Quando si parla di calamità sismiche si fa riferimento ai Paesi del Sud dell’Europa, evidentemente vuol dire che da parte di un danese c’è la voglia di far vedere che non è giusto dare soldi a noi”, conclude.

LA NOTA DEL COMUNE

Una delegazione del Partito democratico abruzzese ha incontrato questa mattina il segretario nazionale del Pd Guglielmo Epifani; all’incontro era presente anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini.

“Abbiamo esposto al segretario Epifani – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente – quanto già comunicato al Governo, ovvero i numeri reali della ricostruzione del cratere, in particolare quelli relativi al Comune dell’Aquila; un processo di ricostruzione ormai partito con il piede giusto, burocraticamente snello e soprattutto capace di rispettare nei minimi dettagli la tempistica fissata dal cronoprogramma votato dal Consiglio Comunale e concordato con il Governo Monti , il 21 marzo scorso”.

“È emerso, così, e il segretario Epifani ne ha condiviso tutti gli aspetti, che il Comune dell’Aquila ha già impegnato l’intera somma della delibera Cipe 135 del dicembre 2012, con la quale il ministro Barca ha trasformato le ultime risorse del decreto 39/09 del Governo Berlusconi; 985 milioni di euro, con i quali sono stati finanziati i progetti presentati negli anni 2011/2012, allorquando, ancora in epoca commissariale, la ricostruzione era paralizzata”, ha aggiunto.

“Abbiamo illustrato – ha proseguito Cialente – come il miliardo e due ottenuto nello scorso mese di giugno dal Governo Letta per il Comune dell’Aquila, spalmato in sei annualità e da noi richiesto per finanziare i progetti relativi al 2013 del cronoprogramma, sia già insufficiente, considerando che il solo Comune dell’Aquila potrebbe già finanziare progetti per 700 milioni di euro e che, nel contempo, nel miliardo e due vanno ricompresi anche: i fondi per i comuni del cratere, per 150 comuni fuori dal cratere, per la ricostruzione pubblica (case Ater, scuole, uffici, beni culturali), nonché per l’assistenza alla popolazione ed il funzionamento degli uffici della ricostruzione”.

Alla luce di queste considerazioni, racconta il primo cittadino, “sia il segretario Epifani che il sottosegretario Legnini hanno dovuto convenire che i 600 milioni spalmati in 2 anni previsti dalla legge di stabilità e ricomprendenti tutte le voci necessarie, sono assolutamente insufficienti e comporterebbero il blocco totale della ricostruzione, al massimo entro il mese di marzo. Consci della difficile situazione economica del Paese, abbiamo chiesto l’inserimento con competenza 2016, di almeno altri 600mln di euro – annuncia – In tal modo, attraverso un meccanismo di anticipazione bancaria, sarebbe possibile portare avanti la ricostruzione, almeno fino a settembre 2014”.

“Abbiamo anche illustrato gli altri emendamenti che verranno presentati dalla senatrice Pezzopane, necessari ad assicurare la possibilità per i comuni del cratere di stendere i bilanci, di mantenere il personale precario e di Abruzzo Engeneering, senza il quale è impossibile far funzionare la macchina burocratica della ricostruzione. Ma il dato positivo è che abbiamo evidenziato – ha fatto notare Cialente – che il terremoto dell’Aquila, a causa della scellerata scelta iniziale operata dal Governo Berlusconi, non risolta dal Governo Monti e sinora dal Governo Letta, è privo di una strategia complessiva della ricostruzione e dei fondi necessari nei vari anni, cosa che obbliga i Comuni, in particolare quello dell’Aquila, a ingegnarsi ogni anno per capire come affannosamente andare avanti”.

“Abbiamo illustrato a Guglielmo Epifani le due proposte formulate dal Comune dell’Aquila, ovvero: il ritorno al meccanismo del finanziamento tramite mutuo da contrarre attraverso la cassa depositi e prestiti o, meglio ancora, un muto 40ennale da contrarre con un pool di banche e che verrebbe onorato attraverso i 200 milioni annui provenienti dalle accise sui bolli e nel caso, anche con un limitato credito d’imposta per le banche stesse”, ha scritto ancora.

“Due proposte che permetterebbero la ricostruzione del cratere senza alcuno sforzo da parte del Paese. Ma, ahimè, le due proposte cozzano con l’ottusa imposizione dell’Unione Europea che non consente ad uno stato membro colpito da una grave calamità naturale, di poter intervenire sempre con proprie risorse, senza che le stesse vadano ad incidere su quel maledetto tetto del 3% – conclude – Guglielmo Epifani, dal canto suo, ha comunicato l’impegno ufficiale del Partito Democratico per assicurare sia una maggiore quantità di fondi nella legge di stabilità, sia un intervento sul Governo affinché apra un negoziato sull’Unione Europea per permettere ad uno stato membro di essere vicino a territori o popolazioni colpite da tragedie naturali, senza dover imporre sacrifici insostenibili ai propri cittadini”.

EMENDAMENTI PEZZOPANE (PD)-CHIAVAROLI (PDL) PER 600 MILIONI IN PIU'





“Servono risorse nuove e modifiche normative urgenti per mandare avanti la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del ‘cratere’, che rischia altrimenti di bloccarsi. È per questo che ho presentato una serie di emendamenti al disegno di legge di stabilità, in discussione al Senato, che nei prossimi giorni illustrerò più nel dettaglio”.

Lo afferma in una nota la senatrice del Partito democratico, Stefania Pezzopane.

“L’emendamento che riveste maggiore rilevanza – prosegue – è quello che prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive, nella misura di 600 milioni l’anno, rispetto a quelle già previste dal disegno di legge di stabilità”.

Le altre proposte emendative “riguardano i precari della Provincia dell’Aquila e dei Comuni del ‘cratere’ impegnati nei progetti per la ricostruzione e l’esclusione dal patto di stabilità, per il 2014, degli investimenti in opere pubbliche per i Comuni dell’Aquila e del ‘cratere’”.

“Ringrazio la senatrice Federica Chiavaroli (Pdl) per aver firmato questi 3 emendamenti fondamentali e mi auguro che questo consenso sulle priorità consenta di ottenere più facilmente una risposta positiva da parte del governo”, conclude.

QUAGLIARIELLO: ''BATTAGLIA DI TUTTI IN AULA PER AVERE PIU' SOLDI''

“Riguardo ai soldi stanziati per la ricostruzione post-terremoto posso solo dire che, purtroppo, la situazione è quella che è, di più al momento non si poteva fare. Ma su questo aspetto si può ancora lavorare. Dobbiamo farlo a Roma tutti insieme”.

Queste le parole del ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello, in risposta a una domanda di AbruzzoWeb a margine del convegno di oggi pomeriggio a Pescara intitolato “Bipolarismo, dalle larghe intese alla democrazia dell'alternanza”.

Secondo Quagliariello, dunque, lo stanziamento di soli 300 milioni di euro per il 2014 e altri 300 milioni per il 2015 può essere rimpinguato: “Possiamo rivedere la situazione in Parlamento – ha detto il ministro – ma serve un lavoro di tutti i parlamentari abruzzesi che tenda allo stesso obiettivo, al di là dei colori e degli schieramenti politici”.

“Chiediamo fatti e non solo parole”, ha detto invece a questo riguardo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, anche lui presente al convegno organizzato dalla fondazione Magna Carta di cui Quagliariello è presidente onorario.

“Al momento – ha spiegato ancora Chiodi – non abbiamo sicurezza di nulla, oltre alle semplici dichiarazioni d'intenti. Una cosa sono le parole ma poi quello che contano sono i fatti, sono le cifre iscritte nei bilanci”.

“Noi comunque aspettiamo, le risposte le avremo nella legge di stabilità”, ha concluso. Arianna Iannotti

STEFANO ALBANO:''INCONTRO POSITIVO''
 
“L'incontro con il segretario del Partito democratico Guglielmo Epifani, a cui hanno partecipato tra gli altri la senatrice Stefania Pezzopane, il sottosegretario Giovanni Legnini, il sindaco Massimo Cialente, l'assessore alla Ricostruzione Piero Di Stefano e il coordinatore dei Comuni del cratere Emilio Nusca, è stato positivo e lo accogliamo con un primo segnale”. 
 
Lo afferma il segretario del Partito Democratico dell'Aquila Stefano Albano
 
“Epifani ha espresso la disponibilità del partito nazionale ad appoggiare gli emendamenti presentati in Senato da Stefania Pezzopane e a venire incontro alle nostre, ragionevolissime, proposte – prosegue Albano – In generale inoltre Epifani si è schierato con noi anche per le battaglie politiche complessive, che hanno gli obiettivi di garantire le risorse necessarie l'anno prossimo a realizzare i progetti in programma, di assicurare fondi per il triennio e soprattutto di mettere a punto e realizzare per gli anni a venire un meccanismo che assicuri all'Aquila un flusso certo di finanziamenti”.
 
Pieno appoggio anche alla proposta in sede europea: “Occorre fare in modo che gli Stati possano investire per far fronte alle calamità naturali senza sottostare, per questo specifico fronte di spesa, ai vincolo derivanti dal Patto di stabilità. La riteniamo una battaglia di civiltà oltre che per L'Aquila”, afferma. 
 
“Lo stato di mobilitazione in ogni caso continua, con l'obiettivo di ottenere le risorse necessarie alla ricostruzione. E' indispensabile per questo l'appoggio e la condivisione di tutte le forze politiche, come già sottolineato in un appello del nostro capogruppo in Consiglio comunale Maurizio Capri – conclude – Si dismettano le polemiche: anche gli altri abbiano il coraggio di fare quello che abbiamo fatto noi, mobilitare e se necessario polemizzare con i loro vertici nazionali per una battaglia a favore della nostra città. L'appello lo estendiamo anche ai movimenti civici e ai comitati: mobilitino i loro iscritti, simpatizzanti, elettori. L'Aquila viene prima di tutto”.
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