RIFIUTI NEL CEMENTIFICIO DI CAGNANO AMITERNO CITTADINI DICONO NO, ”NON VOGLIAMO UN INCENERITORE”

di Roberto Santilli

10 Giugno 2017 16:42

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Sale la tensione nell'Alta Valle Aterno per l'utilizzo, nei forni del cementificio di Cagnano Amiterno (L'Aquila), del combustibile fossile secondario (Css), composto essenzialmente da plastica proveniente dai rifiuti differenziati, in parziale sostituzione dei combustibili fossili.

Oggi pomeriggio, alle 17.30, cittadini e rappresentanti delle istituzioni si riuniranno nella palestra della scuola elementare della frazione di Fossatillo.

“L'iter burocratico per dare il via alle operazioni è praticamente completato – spiega un rappresentante del comitato per il no – e, da quanto sappiamo, si inizierà a bruciare a settembre, ma qui non vogliamo rischi ambientali e per la salute. Il nostro è un rifiuto totale e senza sconti a quello che a tutti gli effetti sarà un vero e proprio inceneritore”.





L'utilizzo dei combustibili nei forni del cementificio Sacci acquisito nel 2016 da parte della Cementir Italia è stato autorizzato da una deliberazione della Giunta regionale dell'11 novembre del 2014 e con un'intesa dell'allora sindaco di Cagnano Amiterno Donato Circi con il consorzio Ecocarbon e società Sacci Spa.

Il cementificio Sacci era diventato 'famoso' anche per la vicenda della crisi occupazionale, con i 100 posti di lavoro salvati proprio con l'acquisizione del 2016.

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