RIGOPIANO: FENIELLO, ”POLITICA NON STRUMENTALIZZI MIA CONDANNA”

11 Gennaio 2019 18:38

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Non voglio che questa mia vicenda personale venga strumentalizzata o utilizzata per fare campagna elettorale. Se i politici ne vogliono parlare, lo facessero con me in privato”. 

Lo scrive su Facebook Alessio Feniello, padre di Stefano – una delle 29 vittime della tragedia dell'hotel Rigopiano – condannato a pagare una multa di 4.550 euro per avere violato i sigilli giudiziari apposti per delimitare l'area in cui sorgeva il resort, dove era andato, come ha raccontato lui stesso, “per portare dei fiori nel luogo in cui hanno ucciso mio figlio”. 





Dopo il provvedimento nei suoi confronti, numerosi sono stati gli esponenti politici che hanno preso posizione sulla vicenda. 

Il candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrodestra, Marco Marsilio (Fdi), ha annunciato che il Comitato per 'Marsilio presidente' avvierà una raccolta fondi “per contribuire a raggiungere la somma di 4.550 euro per pagare, in caso di condanna definitiva, la multa che è stata comminata ad Alessio Feniello”. 





L'iniziativa è stata poi rilanciata anche dalla leader nazionale del partito, Giorgia Meloni. Solidarietà è stata espressa, tra gli altri, anche dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Maurizio Acerbo. 

“In questi ultimi giorni ho ricevuto tanti attestati di solidarietà da parte di cittadini che sono rimasti indignati dalla multa che mi è stata notificata. Ringrazio tutti per la vicinanza dimostrata ma ci tengo a sottolineare che non voglio che questa mia vicenda personale venga strumentalizzata o utilizzata per fare campagna elettorale”, scrive oggi Feniello su Facebook. 

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