PESCARA – “Oggi un raggio di sole ha colpito i nostri cuori lacerati dal dolore. Era ciò che ci aspettavamo, una risposta dallo Stato contro una parte di esso che non ha funzionato e non ha garantito i principi sanciti dalla Costituzione ai suoi cittadini”.
È quanto si legge in una nota del comitato 'Vittime di Rigopiano', composto dai parenti di chi ha perso la vita nella tragedia dell'hotel travolto e distrutto da una valanga, riferendosi all'iscrizione sul registro degli indagati di tre presidenti della Regione Luciano D'Alfonso, Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco.
“La nostra perseveranza alla ricerca della verità e delle responsabilità in ogni ordine e grado – dicono i familiari delle vittime – ha dato i suoi frutti. Sedici mesi di presenza ferma e costante con dignità e rispetto delle istituzioni, quelle buone e che meritano tutto il nostro rispetto, alla fine ci hanno dato ragione ed hanno premiato la nostra tenacia”.
“Ora non ci aspettiamo processi sommari, ma solo verità e giustizia. Quella vera e che nasce da quella parte buona e sicura dello Stato che funziona. Un grazie a tutti gli inquirenti che hanno dimostrato che il nostro Paese ha ancora tanto valore da rendere ai suoi cittadini”, concludono al comitato.
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