RINVENUTO PREZIOSO PALLIOTTO IN CATTEDRALE CHIETI, APPELLO PER RESTAURO

di Stefania Pazienza

20 Ottobre 2018 09:04

Chieti - Cultura

CHIETI – Nella cattedrale di San Giustino, a Chieti, nei giorni scorsi per puro caso, durante una pulizia più accurata dei luoghi sacri da parte del sacrestano, voltando una tavola impolverata ed erroneamente ritenuta una pedana utilizzata e poi dismessa, ci si è trovati di fronte ad un Paliotto ligneo (rivestimento della parte frontale di un altare) inciso e parzialmente dorato.

La grande tavola è intagliata di motivi floreali con al centro, sotto una grande corona sorretta da angeli, la Vergine con il bambino.

In basso iscritto in un medaglione si trova l’iscrizione: Magister Felix Ma Curator 1719.

Il Paliotto in passato già catalogato e inserito tra le ricchezze della cattedrale, per situazioni ancora sconosciute, era stato dimenticato in una parte remota della sontuosa San Giustino.





Nonostante la bellezza del ritrovamento, la tavola presenta caratteristici fori di tarli con numerose cadute del rivestimento e dunque soggetta ad una doverosa restaurazione.

La cifra, peraltro poco esosa per il recupero, circa 4mila  euro, vede però l’impossibilità da parte di Don Nerio Di Sipio, parroco della Cattedrale, di riportare all’antico splendore questa ricchezza.

E non ne fa mistero lo stesso sacerdote di sperare in una donazione che permetta di riconsegnare tale opera alla città di Chieti.

“Mi appello al buon cuore dei cittadini teatini – dice don Di Sipio – e a quello di chiunque voglia devolvere anche una piccola somma per far sì che il Paliotto possa essere restaurato e così ammirato da tutta la comunità”.





La tavola però non è l’unico capolavoro da restaurare, la Madonna con Bambino detta “Mater Populi Teatini” situata nell’omonima cappella a destra dell’altare maggiore, nonostante sia stata interamente ridipinta in un intervento datato 1982, come si legge sulla base della stessa, avrebbe bisogno in ragione della situazione conservativa, di un urgente intervento di restauro, visto appunto la precarietà dello stato di conservazione.

Un patrimonio inestimabile quello contenuto all’interno della cattedrale di San Giustino, così come la stessa cattedrale situata su uno dei punti più alti della città, il suo campanile illuminato, si dice sia visibile da tutte le vallate che si rincorrono tra i massicci della Maiella e del Gran Sasso.

Testimonianza della sua maestosità e dell’incalcolabile valore culturale.

E non si può far altro che un appello al buon cuore, ad un regalo di Natale anticipato, con la speranza che la generosità sia tale da salvare alcune delle opere d’arte conservate all’interno della chiesa madre della città di Chieti, salvaguardandone il grande valore e il loro stato di conservazione.

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