RUZZO RETI: 94 ASSUNZIONI E NUOVO PIANO DI INVESTIMENTI

17 Luglio 2019 20:11

Teramo - Cronaca

TERAMO – Nuove assunzioni, 80 operai e 11 figure fra dirigenti e quadri, e un consistente piano di investimenti.

Ad annunciare le importanti novità dell'azienda acquedottistica Ruzzo, la presidente Alessia Cognitti, il consigliere d'amministrazione Alfredo Grotta e i dirigenti che hanno fatto il punto sulla situazione a poche ore dall'assemblea dei soci di oggi pomeriggio. 

Cognitti, spiega Il Centro,  ha annunciato che entro la fine dell'anno saranno banditi diversi concorsi: in primis quello per 80 operai, e anche quelli per 11 figure fra dirigenti e quadri. Per quanto riguarda gli operai l'operazione tende a mettere fine al ricorso al lavoro interinale, che appunto vede l'impiego di almeno 80 unità. 





“Si è sempre parlato, in passato – osserva la presidente – degli elevati costi del personale che inciderebbero sul bilancio. Abbiamo dunque avviato una comparazione con enti simili al nostro, evitando i due acquedotti abruzzesi che sono in concordato prefallimentare. Abbiamo guardato al Ciip di Ascoli: è risultato che ha numeri identici ai nostri”. 

Il Ruzzo ha 279 dipendenti, fra fissi e interinali. Con l'ausilio di una società leader nel settore, la Pwc, è stata individuata la necessità di una nuova pianta organica. Sostanzialmente non ci saranno aumenti in termini di unità nè di spesa (14 milioni) ma “poi si interverrà su voci accessorie come straordinari e reperibilità”, precisa Cognitti. 

E aggiunge che la pianta organica sarà portata all'attenzione dei sindaci “ma non ci dovrebbero essere problemi perchè porterà a un'ottimizzazione e a una maggiore efficienza dell'azienda”. 





Per quanto riguarda il Piano industriale., “prevede 100 milioni di investimenti in tre anni, di cui 30 propri, su rete idrica, fognature e depurazione”, osserva la presidente del Ruzzo. 

A scendere nel dettaglio è il direttore generale Pierangelo Stirpe: entro l'anno si procederà ad appaltare i lavori di potenziamento della conduttura monti-mare (33 milioni), della litoranea Giulianova-Martinsicuro (23) e della condotta di depurazione Mosciano-Giulianova (3,5). Peraltro è stato licenziato il finanziamento da 2 milioni e mezzo per la captazione delle sorgenti sulla Montagna dei Fiori, un aiuto contro la carenza idrica. 

“Per al prima volta usufruiamo del lavoro di figure nuove che stanno portando l'ente, finalmente, verso una forte innovazione nella gestione dei processi – aggiunge Grotta – in più non si parlava di investimenti da tanto tempo e dopo 15 anni sono previsti concorsi. Questa è la realtà, di fronte a una sparuta frangia di oppositori che non raggiunge il 15% e invoca gestioni opache del passato. Ma non avranno strada facile”.

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