SANITA’: BIANCHI (FI), ‘DA TORDERA SEGNALI DI SCELTE FALLIMENTARI A SULMONA”

14 Agosto 2017 19:40

L'Aquila -

SULMONA – “Mentre siamo ancora in attesa che il direttore generale della Asl 1 Rinaldo Tordera riscontri la nostra richiesta di conoscenza degli indici di vulnerabilità delle strutture sanitarie di sua competenza, apprendiamo dagli organi di informazione che presto nel nostro ospedale arriveranno i rinforzi di personale medico assunti a tempo indeterminato condivisi con le strutture di Castel di Sangro ed Avezzano poiché a Sulmona, i medici a tempo determinato non ci sono proprio voluti venire”. 

Lo afferma in una nota Elisabetta Bianchi, capogruppo Forza Italia nel Consiglio comunale di Sulmona (L'Aquila).

“Piccola gratificazione di fine estate – prosegue l'esponente di Fi – per una struttura che ha comunque troppi posti letto vuoti, sempre secondo le dichiarazioni del manager Asl. È quindi oramai evidente a tutti che, come avevamo previsto, ad un anno dalla scelta poco consapevole del consiglio comunale di Sulmona di acquiescenza all’ ospedale di base, l’attrattivita’ tanto sbandierata e promessa sia dal sindaco Anna Maria Casini che dall'assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo, che dai vertici Asl, non si è potuta avverare”.

IL RESTO DELLA NOTA 





E il dato oramai è chiaro ed è giunta l’ora che il Sindaco di Sulmona ci faccia i conti: bisogna trovare la forza politica perché a Sulmona possa essere riconosciuto un ospedale di primo livello.

Noi abbiamo sempre sostenuto che né pazienti né tantomeno medici avrebbero volentieri accettato di spendere i primi, salute ed i secondi, professionalità in un mero ospedale di base, seppure di poco accresciuto con qualche occasionale specialità.

Sembra quasi che i protagonisti della riforma sanitaria in Abruzzo però non vogliano riconoscere gli effetti del piano sanitario regionale – che penalizza l’area del bacino di Sulmona andando ad ingrassare l’ospedale di primo livello di Avezzano (L'Aquila) o presidi di altre Asl come Chieti e Pescara – per potersi poi stupire sulla stampa dei risultati mortificanti generati dalle loro stesse impostazioni tecniche. 

Se l’ospedale di Sulmona ha troppi posti letto vuoti è perché la politica che subisce è una politica di incertezza di gestione e di depotenziamento e perfino il nuovo edificio, il primo antisismico in Regione Abruzzo sarà destinato ad essere spogliato di professionalità per facilitare migrazioni nella Marsica, nell’Aquilano, nel Chietino e nel Pescarese. 

Questo è il mesto risultato di una politica improvvisata che naviga a vista per la quale il Sindaco si limita a raccoglie le lamentele dei cittadini poiché con la sua azione non sa prevenirle.





Di pari passo una Asl che si lascia sorprendere dall’estate e non previene l’emergenza delle ferie degli operatori e di una vasca per il parto in acqua per esempio, che a Sulmona è in arrivo da mesi ma ad Avezzano ed all’Aquila già c’è da tempo.

Crediamo che i segnali spesi da Tordera siano l’inequivocabile indicatore che le scelte operate sull’Ospedale di Sulmona siano state fallimentari e penalizzanti non solo per il bacino di utenza ma anche per la produttività della stessa Asl. 

Temiamo che la prossima domanda cui il direttore sanitario sarà costretto a dare una risposta adeguata sarà quella di individuare se i tanti cari posti letto sempre occupati si trovino prevalentemente in strutture resistenti al sisma e, se no, come mai.

Sulmona è destinata ad avere la prima struttura ospedaliera antisismica in tutta la Regione Abruzzo. È questo il vero ed unico dato reale sul quale costringeremo le istituzioni, la politica regionale e cittadina a confrontarsi.

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