SANITA’: FORZA ITALIA, ”DECLASSAMENTO OSPEDALI PENALIZZA AREE INTERNE”

1 Giugno 2016 16:24

Regione -

PESCARA – I consiglieri regionali di FI tornano a criticare la Giunta D'Alfonso per quello che viene definito come il declassamento degli ospedali delle aree interne del pescarese, del chietino e del teramano.





Questa mattina in conferenza stampa Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo hanno parlato di quello che, potrebbe accadere, almeno secondo il centrodestra, fra qualche settimana dopo il documento presentato dalla Regione al Ministero.

“Parliamo di chiusure di pronto soccorso e declassamenti perché ieri la Regione ha siglato i documenti inviati al Ministero della Salute e con cui viene ufficializzata la riorganizzazione dei pronto soccorsi e della rete emergenza-urgenza. Questo vuol dire che subito dopo le elezioni, perché hanno paura a dire ai cittadini la verità, accadrà che i pronto soccorso, in questo caso del pescarese di Popoli (Pescara) e Penne (Pescara) seguiranno questa riorganizzazione. A Popoli (Pescara) da luglio chiuderà il pronto soccorso dal primo luglio con una sola ambulanza per il primo intervento con l'obiettivo di stabilizzare il malato e portarlo a Pescara. A Penne (Pescara) ospedale declassato con pronto soccorso di ospedale svantaggiato che farà fino forse ai codici gialli e quando poi arriverà qualcuno con una patologia molto seria, stabilizzato e poi portato a Pescara. Il tutto in una realtà che dista cinquanta minuti di macchina dal capoluogo di provincia e forse il Ministero non conosce la morfologia del territorio con le montagne, le strade dissestate e il maltempo con la neve d'inverno. La cosa che ci dispiace è che si continua a mentire ai cittadini e che soprattutto non vuole alzare la testa di fronte a questa folle riorganizzazione voluta dai Governi nazionale e regionale targati Pd''.





''Solo le aree interne – ha proseguito Sospiri – le più colpite oltre alla città di Pescara che rischia di esplodere con un pronto soccorso già intasato e che dovrà sopportare gli arrivi non solo da Popoli (Pescara) e Penne (Pescara) ma anche dagli ospedali della costa come Atri (Teramo). C'è una attività contro le aree interne che riguarda anche Sulmona (L'Aquila) e Castel di Sangro (L'Aquila) con l'obiettivo – ha concluso il consigliere regionale Lorenzo Sospiri – per accentrare tutto ai pronto soccorsi di Chieti e Pescara, magari per giustificare per fare un nuovo ospedale? Noi diciamo no e informeremo i cittadini per fermare questa folle scelta”.

“Avremo le carte fra qualche giorno dopo la richiesta di accesso agli atti e poi vedremo se questo che sosteniamo oggi – ha detto Mauro Febbo – non è vero. Per Guardiagrele (Chieti), Ortona (Chieti) e Atessa (Chieti) con questo piano si certifica la chiusura dei tre pronto soccorsi. Una cosa indegna per le condizioni geografiche della nostra regione. Tutto questo nel momento in cui si parla del progetto di aprire un nuovo ospedale (fra Pescara e Chieti) che non ha i piedi per camminare. Sguarnire territori interni, non dare servizi ai cittadini e lasciando le zone pedemontane senza i pronto soccorso e poi chiudere Ortona (Chieti) per continuare a ingolfare Chieti è una cosa incredibile da macelleria sociale che non faremo passare”.

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