L'AQUILA – “L'80 per cento della spesa regionale, quella della sanità, è secretata e sottratta alla democrazia dal commissario Luciano D'Alfonso”.
Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, nella conferenza stampa all'Emiciclo con cui il centrodestra boccia il Piano sanitario che “massacra mezza regione” e chiede un urgenza un Consiglio regionale straordinario.
Con Sospiri, i consiglieri regionali azzurri Emilio Iampieri, Mauro Febbo e Paolo Gatti, Mauro Di Dalmazio di Abruzzo Futuro, Giorgio D'Ignazio del Nuovo centro destra, il capogruppo forzista al Comune dell'Aquila Guido Liris e il sindaco di Navelli Fabio Federico.
“Ieri in Consiglio – ha detto Sospiri – solo cose di routine come soldi a Ciapi e Saga. Ma si sfugge al confrono sul Piano, che va esaminato in un Consiglio straordinario. Annuncio che anche nel centrosinistra c'è chi è contrario!”.
Sospiri, pescarese, evidenzia che ad essere massacrato è in particolare L'Aquila, aggiungendo che “siamo la Regione più genuflessa al Governo”.
Gatti ha parlato di “umiliazione di Teramo”.
Per l'ex assessore, che ha giudicato incomprensibile la posizione del consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci che pur esprimendo istanze territoriali è diventato difensore del Piano sanitario adeguandosi alle volontà della maggioranza, “a L'aquila e Teramo 500 mila persone di bacino di utenza vengono penalizzate dal Piano dove si prevedono due ospedali di primo livello”.
“Frasi alla Cettola Qualunque nel Piano su futuri studi di fattibilità, nascondono i tagli”, ha aggiunto. “L'unica soluzione è ritirare il decreto commissariale, e D'Alfonso non è l'amministratore delegato dell'Abruzzo”.
“Ma che dice Dino Pepe che siede in Giunta – ha detto Di Dalmazio – indebolendo Teramo si aumenta la mobilità passiva con le Marche. Altro danno è il crescente campanilismo e le feroci ma legittime lotte a difesa dei servizi dei territori”. (f.t.)
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