VIOLATI MILIONI DI PROFILI: ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA CONTRO FACEBOOK

SCANDALO DATAGATE: COINVOLTI CITTADINI ABRUZZESI, CLASS ACTION DEL CODACONS

6 Aprile 2018 15:34

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Ci sarebbero anche molti cittadini abruzzesi tra gli oltre 200 mila italiani coinvolti nello scandalo “Datagate”.

Ad annunciarlo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il Codacons, che annuncia anche l'avvio di una class action.

“Tutti coloro che hanno scaricato l’applicazione Thisisyourdigitallife, che raccoglie i dati degli utenti poi utilizzati da Cambridge Analytica, possono partecipare alla class action promossa negli Stati Uniti, tesa a far ottenere ai cittadini il risarcimento del danno per illecito utilizzo dei propri dati personali”, scrive il Codacons.





Sono 2,7 milioni, infatti, le persone in tutta Europa coinvolte nel caso di Cambridge Analytica, come ha confermato nei giorni scorsi Facebook, il colosso dei social di Mark Zuckerberg, nella sua risposta alla lettera della Commissaria alla Giustizia Jourova nella quale l'esecutivo chiedeva spiegazioni sul caso.

Il social network per eccellenza è finito nell’occhio del ciclone dello scandalo denominato “Datagate”, in relazione alle fake news diffuse da Facebook e alla violazione di milioni di profili di utenti, per influenzare le loro opinioni alle elezioni che hanno consacrato Donald Trump quale nuovo presidente degli Stati Uniti d’America e anche il voto sulla Brexit.

Dopo le rivelazioni dello stesso Zuckerberg sull'entità dell'affare Cambridge Analytica, l'Authority italiana per la privacy ha convocato i vertici del social e il Codacons si prepara a una mega class action.





“Invitiamo gli iscritti abruzzesi di Facebook a verificare se abbiano scaricato in passato l’app Thisisyourdigitallife e, nel caso di utilizzo dell’applicazione, a partecipare all’azione collettiva, cui è possibile aderire seguendo le indicazioni pubblicate sul sito www.codacons.it”, prosegue l’associazione.

Dopo la Procura di Roma anche l’Antitrust accoglie l’esposto del Codacons, unica associazione scesa in campo in Italia per tutelare gli utenti iscritti a Facebook, e apre oggi una istruttoria sul social network per verificare eventuali pratiche commerciali scorrette.

Si fa così sempre più forte la class action che il Codacons ha deciso di lanciare negli Usa contro Facebook, in favore dei cittadini i cui dati sensibili siano stati utilizzati in violazione delle norme vigenti. (a.c.p.)

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