SCUOLE PESCARESI VINCONO CONCORSO INTERNAZIONALE ANTI CORRUZIONE DEL ROTARY

di Loredana Lombardo

23 Marzo 2017 16:51

Pescara -

PESCARA – Un successo tutto abruzzese per il concorso indetto dal club Rotary International per le scuole sul tema della corruzione: la media “Michetti-Pascoli” di Pescara, infatti, ha vinto la competizione nella sezione “Clip”, il liceo “D’Ascanio” di Montesilvano (Pescara), invece, con il “Componimento”.

''La corruzione ci ruba il futuro. Un freno per lo sviluppo, un danno per tutti'', questo il tema del concorso, con il compito di favorire soprattutto nei giovani azioni positive per lo sviluppo di una coscienza etica, consapevole e coerente con i principi della legalità.

Domani, venerdì 24, accompagnati dai docenti che hanno seguito il progetto, gli studenti verranno premiati a Roma, presso il Comando generale della Guardia di finanza, alla presenza di numerose autorità.

“La corruzione vista a 360 gradi – commenta ad AbruzzoWeb Douglas W. Anderson, presidente del Rotary club Pescara Ovest – è un tema sicuramente molto delicato, ma fondamentale per la crescita di questi ragazzi. Sembra assurdo pensarlo, ma il sistema corruttivo toglie oggi le risorse per questi giovani che saranno gli uomini di domani”.





Anderson è un americano trapiantato a Pescara da circa 40 anni, ma con il tipico accento ancora percepibile. Venne in Abruzzo fresco di laurea in Ingegneria elettronica  per svolgere ricerca petrolifera. Qui poi ha trovato lavoro e anche l'amore.

“Noto delle grandi differenze tra l’Italia e l’America – aggiunge – anche per quanto riguarda la repressione del sistema della corruzione. In Italia è sistematica e non esiste proprio il concetto di pena certa. Negli Stati Uniti no, se sbagli paghi e vai in carcere. Un esempio? Madoff, con il suo sistema a piramide, ha depredato 8 miliardi di dollari agli americani. È anziano, ma è stato condannato e morirà in carcere”.

Un concorso quindi, quello indetto quest’anno, con una funzione anche di ammonimento per questi ragazzi che hanno saputo rispondere benissimo dicendo la loro.

“È stupefacente vedere come siano uscite delle idee così chiare con un tema così difficile – prosegue il presidente – ed è fondamentale che lo capiscano, se si perdono le risorse, si può fare sempre meno”.

Anderson ci tiene a dare anche un’idea del Rotary come di un “momento per fare soprattutto del bene dove possibile, con una serie di iniziative mirate”, uscendo fuori dal cliché della cena di gala con il bicchiere di vino buono in mano.





“Il Rotary non è questo, non è solo questo – assicura – Per esempio, una delle cose più importanti che stiamo facendo a livello internazionale è divulgare l’importanza del vaccino per la poliomelite in quei posti dove si sono riaccesi dei focolai: Nigeria, Afghanistan e Pakistan”.

“Abbiamo i nostri volontari, che portano i vaccini nei territori e collaborano con gli ospedali, alcuni di questi volontari sono stati anche uccisi in Pakistan durante questa loro opera”, rimarca.

Anderson spiega anche come si stia cercando di lavorare sulla comunicazione e sull’immagine del Rotary, scrollargli di dosso i vecchi stereotipi e far figurare l’importanza del lavoro sociale che viene svolto in tutto il mondo.

“Un’altra cosa fatta in questo mio periodo di mandato è stata quella di abbellire il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara con dei pannelli, non è nulla, è solo un piccolo gesto per portare un soffio di colore in un ambiente così denso di disperazione!”, ricorda.

A settembre finirà il suo mandato annuale. “Tanto è stato fatto, ancora di più quello da fare – auspica in conclusione – spero proprio che questa rete mondiale di solidarietà non si spenga mai. Sempre in prima linea per migliorare il mondo!”.

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