BUSSI SUL TIRINO – Una ispezione dei carabinieri del Nas e del servizio veterinario della Asl di Pescara effettuata nella serata di venerdì ha portato nel comune di Bussi sul Tirino al sequestro di diverse decine di chilogrammi di carne di cinghiale a causa del fatto che non era stata macellata in strutture autorizzate dalla legge quindi avrebbe potuto nuocere alla salute pubblica.
L'iniziativa ha di fatto interrotto una cena popolare a base di cinghiale, secondo quanto si è appreso molto partecipata e gratuita, che si sarebbe dovuta svolgere nella sede della scuola elementare e sarebbe dovuta servire anche ad una raccolta di fondi per le popolazioni terremotate.
Sono in corso indagini per chiarire definitivamente la vicenda e la provenienza della carne.
Sempre stando a quanto si è appreso la cena sarabbe stata organizzata inizialmente dal Comune, poi annullata da quest'ultimo Ente e presa in mano da un gruppo di cacciatori.
Un altro elemento da chiarire è la provenienza della carne di cinghiale: potrebbe anche essere il risultato degli abbattimenti selettivi messi in atto dalle istituzioni per abbassare il numero di cinghiali sul territorio, dove spesso rovinano colture e infrastrutture.
In questo caso, comunque, gli animali rimarrebbero ai cacciatori che però potrebbero consumarla solo a casa e dopo averla macellata in strutture autorizzate dalla legge.
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