SETTE RAPINE IN SEI MESI: TRE IN MANETTE AD AVEZZANO

5 Aprile 2017 11:33

L'Aquila - Cronaca

AVEZZANO – Sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Avezzano (L'Aquila) i due ladri che nel corso della seconda metà del 2016 hanno rapinato sette negozi della città.

Si tratta di un 53enne pluripregiudicato di origini siciliane, attualmente sottoposto ad avviso orale aggravato del questore, già coinvolto nella recente operazione “Eldorado” e anni fa individuato anche come l’esecutore del grave danneggiamento con bomba carta compiuto su un’auto civetta del commissariato, e di un 24enne, anch’egli sottoposto ad avviso orale, appartenente alla locale comunità rom, già noto alle forze dell’ordine.

I rapinatori, sempre armati e con volto travisato, utilizzavano delle Fiat Uno rubate nelle ore immediatamente precedenti nei territori limitrofi, e compivano le rapine intorno all’orario di chiusura dei negozi, con atti di violenza e minacce anche nei confronti di minori, tanto che in una occasione non si erano fatti scrupolo di puntare un’arma contro un bambino di dieci anni.





I due sono stati riconosciuti come gli esecutori materiali delle tre rapine ai danni della Sala Slot Flat Rider il 22 ottobre 2016, che aveva fruttato un bottino di circa 4mila euro, della farmacia comunale il 5 dicembre 2016, dove erano stati asportati circa 6mila euro in contanti, e ai danni della tabaccheria “L’angolo di Via America” il 17 dicembre 2016, la più remunerativa in quanto aveva fruttato la somma contante di 7mila euro e circa 11mila euro in valori bollati e gratta e vinci.

Quest’ultima  rapina è stata compiuta a soli cinque giorni dalle perquisizioni domiciliari eseguite dalla Squadra Anticrimine a carico dei due arrestati, a riprova della spregiudicatezza e pericolosità del gruppo criminale.

Coinvolti nelle indagini anche un 26enne, appartenente alla locale comunità rom e sorvegliato speciale della polizia, il fratello 25enne, con precedenti di polizia, e la madre degli stessi, tutti denunciati per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale poiché in occasione dell’attività operativa susseguente ad una delle rapine hanno tentato di impedire i controlli di polizia in atto nei confronti di uno degli arrestati.

Il fratello maggiore è stato anche colpito dal provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria della custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.





Oggi sono state effettuate anche le perquisizioni locali nelle abitazioni degli indagati, che hanno permesso di reperire ulteriori elementi utili alla cristallizzazione delle ricostruzioni investigative.

Sono ancora in corso, infatti, le indagini volte alla individuazione di ulteriori componenti della banda e di eventuali fiancheggiatori.

 

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