SISMA 2009: CURCIO, PROVENZANO E FICO, ”IL LAVORO PER LA RICOSTRUZIONE CONTINUA SENZA SOSTE”

1 Aprile 2020 13:26

L'Aquila -

L'AQUILA – Dall’inizio della quarantena evase dai due uffici pratiche per 48 milioni 52 pratiche di ricostruzione privata per un valore di quasi 24 milioni di euro. E’ questo il risultato del lavoro dell’Ufficio speciale per la ricostruzione de L’Aquila dai primi di marzo ad oggi.





Nello stesso periodo l’USRC cioè l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico ha dal canto suo approvato 9 contributi per un valore di 7 milioni di euro e concesso 104 nulla osta alle SAL(Stato avanzamento lavori) per un valore di 17 milioni di euro in Comuni interni ed esterni al cratere.

La differenza sostanziale con il lavoro dei mesi e anni precedenti sta nel fatto che a evadere le pratiche sono i funzionari dei due Uffici diretti da Salvo Provenzano (Usra) e Raffaello Fico (Usrc) che per circa il 90% sono dal 6 marzo e ancora oggi in smart working. Nella stessa modalità per tutto il personale è al lavoro anche la Struttura di missione “Sisma 2009” della Presidenza del Consiglio dei Ministri guidata da Fabrizio Curcio che dall’inizio di marzo ha portato avanti il tema della ricostruzione delle scuole insieme a Regione Abruzzo, Comune de L’Aquila e Provveditorato alle opere pubbliche di Abruzzo Lazio e Sardegna oltre a condurre il Comitato di indirizzo del Programma Restart con la proposta da inviare al Cipe di interventi del valore di 24milioni di euro a favore dello sviluppo del Capoluogo e di diversi comuni del cratere del sisma 2009.





“Vogliamo ringraziare pubblicamente tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano alle pratiche e ai progetti della ricostruzione, affermano Curcio, Provenzano e Fico in una dichiarazione congiunta. “Il lavoro va avanti solo grazie a loro e alla loro serietà e abnegazione a favore dei cittadini. La Ricostruzione nel territorio aquilano e abruzzese in generale è un servizio pubblico essenziale che non si ferma neanche con un’emergenza senza precedenti come quella del contagio da coronavirus che tiene gli uffici parzialmente chiusi. Continueremo a lavorare perché c’è ancora tanto da fare, concludono Curcio, Provenzano e Fico. 

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