SISMA 2009: REGIONE CONDANNATA A RISARCIRE FAMILIARI VITTIMA CASA STUDENTE

23 Agosto 2018 12:44

L'Aquila -

L'AQUILA – Il Tribunale civile dell’Aquila ha condannato la Regione Abruzzo e l'Azienda per il diritto allo studio (Adsu) al pagamento di un milione e 200 mila euro ai familiari di Hamade Hussein detto “Michelone”, uno degli 8 ragazzi che hanno perso la vita alla Casa dello studente, crollata la notte del 6 aprile 2009 a seguito della scossa che ha portato con sé 309 vite.

La sentenza, come riportato dalla Rai, è stata emessa lo scorso 16 agosto.





Si tratta del secondo caso di risarcimento in sede civile in meno di una settimana, dopo la notizia pubblicata nei giorni scorsi da AbruzzoWeb, della sentenza a favore dei figli di Vinicio D’Andrea ed Angela Belfatto, morti a seguito del crollo della loro abitazione in via Luigi Sturzo numero 33, per il quale in sede penale nell'ottobre 2012 il progettista Augusto Angelini era stato condannato a tre anni per omicidio plurimo e disastro colposo.

I familiari di “Michelone” e delle altre vittime della Casa dello Studente, sono stati assistiti durante il processo dall'avvocato Wania Della Vigna.





Durante il processo penale, che si è concluso con la condanna definitiva di quattro tecnici il legale aveva citato in giudizio proprio la Regione e l'Adsu, che avevano chiamato in causa Università dell'Aquila, Ministero dell'Istruzione e Angelini immobiliare, società che realizzò l'edificio. Questi ultimi, a loro volta, avevano chiamato in causa le loro compagnie assicurative.

Per il crollo dello studentato di via XX Settembre, avvenuto con il terremoto del 6 aprile 2009, la Cassazione, l'11 maggio 2016, ha condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione gli ingegneri Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rosicone, e a due anni e sei mesi Pietro Sebastiani, il presidente della Commissione collaudo dell'Adsu. 

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