L’AQUILA – Non si può dare sempre la colpa ai progettisti lenti per la ricostruzione post-sisma 2009 che sta rallentando, perché “la lentezza nel far partire un cantiere spesso e volentieri è causa della struttura regionale del Genio Civile, la quale nonostante la legge che ne ha riformato il suo funzionamento risulta essere un vero e proprio inghiottitoio”.
Lo scrive in una nota il consigliere comunale dell’Aquila futura Luca Rocci, vice presidente della seconda commissione consiliare (Territorio) che si è riunita quasi una settimana fa per fare il punto.
LA NOTA COMPLETA
Mercoledì scorso la commissione Territorio si è riunita ospitando il titolare dell’ufficio speciale dell’Aquila Raniero Fabrizi, il sindaco, Pierluigi Biondi, e l’assessore all’Urbanistica Luigi D’Eramo, al fine di avere un report sulla ricostruzione.
Dal tavolo di commissione sono uscite fuori quelle che sono le principali criticità e priorità che la ricostruzione sta vivendo in questo momento.
Tra vecchia e nuova procedura, sono state presentate, finora, circa 25.430 pratiche, di cui 1.599 con la cosiddetta scheda parametrica, e a oggi ne sono state istruite circa 24.000, per un importo concesso, dal 2009, di circa 3.840.000.000 di euro.
Si è subito evidenziato come nell’ultimo anno si è passati dai 100 milioni di euro al mese del 2015 di progetti approvati agli attuali 30 milioni, questo è dovuto al fatto che i grandi aggregati del centro storico risultano tutti esaminati e cantierati, i restanti aggregati soprattutto nelle frazioni risultano avere importi minori, quindi tutto ciò genera inevitabilmente diminuzione del “tiraggio” generale attribuita alla lentezza nel presentare le schede parametriche parte seconda.
Il ritardo è quindi imputato ai tecnici sia nella presentazione dei progetti che nella presentazione di integrazioni.
Non ritengo corretto accreditare la colpa sempre a loro, la lentezza nel far partire un cantiere spesso e volentieri è causa della struttura regionale del Genio Civile, la quale nonostante la legge che ne ha riformato il suo funzionamento risulta essere un vero e proprio inghiottitoio.
Senza deposito al Genio Civile, il direttore dei lavori non può dare l’inizio lavori.
Ben vengano, come già detto dal sindaco Biondi, l’istituzione di un sistema di premialità-penalità su chi presenta nei tempi o in ritardo le varie pratiche, la pubblicazione di elenchi a cadenza mensile, nonché l’accelerazione dei commissariamenti nei casi di condomini litigiosi o di mancata presentazione di domanda.
Luca Rocci, vice presidente commissione Territorio
Download in PDF©