SISMA ISCHIA: CIALENTE ATTACCA BIONDI SU FASCICOLO ED EVOCA ”AFFARI”

22 Agosto 2017 11:59

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Strali sulla nuova amministrazione comunale di centrodestra dell’Aquila che ha “subito cancellato” il progetto di ‘fascicolo del fabbricato’ dopo il terremoto di Ischia che ha fatto 2 vittime e decine di feriti.

A lanciarli è l’ex sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, che “scende in campo” attaccando il suo successore, Pierluigi Biondi, come già fatto dai consiglieri Stefano Palumbo (capogruppo Pd) e  Stefano Albano.

La Giunta comunale di centrodestra ha infatti tagliato i finanziamenti a esperti che dovevano occuparsi della questione, spostandoli sul piano parcheggi, con la motivazione che del fascicolo si occuperà presto la normativa nazionale cui bisognerà adeguarsi.





Indicato come possibile successore di Vasco Errani come commissario per la ricostruzione post-terremoto 2016, Cialente si tuffa in campagna elettorale strumentalizzando la vicenda di cronaca campana, ancora in corso, per attaccare il nuovo corso ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica su una strategia, quella del fascicolo del fabbricato, che era uno dei fiori all’occhiello nell’ultimo scorcio di sua amministrazione.

Cialente, inoltre, nello stesso post su Facebook, evoca nel consueto stile sibillino “un disegno più o meno confessabile” nella possibile ricollocazione delle scuole evocando affari “quello della Reiss Romoli e tanti altri”. (alb.or.)

LA NOTA COMPLETA





Ore drammatiche a Ischia. È in corso un evento sismico. Leggo commenti inutili sull’intensità del sisma e le sue conseguenze. Tutti struzzi. Nascondiamo la testa sotto la sabbia e rifiutiamo l’evidenza: serve prevenzione. Processo lungo ma da avviare.

In queste ore in tv si riparla del fascicolo del fabbricato. All’Aquila, primo Comune italiano che aveva deciso di attuarlo sugli edifici a uso pubblico, il nuovo sindaco l’ha subito cancellato. Perché? Chiaramente vi sono interessi.

Dopo la follia dell’ex Optimes, ora l’affare che si affaccia è quello della Reiss Romoli, e tanti altri. Dietro ogni scelta c’è sempre un perché e un disegno più o meno confessabile. Preoccupano gli assordanti silenzi di chi cerca consensi facili come nella allucinante vicenda del Cotugno. Povera città a guida trasversale.

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