SOCIETA’ CHIMICA BUSSI, AL VIA LAVORI PER IMPIANTO DEPURAZIONE ACQUE

23 Aprile 2018 13:16

Pescara - Cronaca

BUSSI SUL TIRINO – Inaugurato stamattina a Bussi sul Tirino (Pescara) il cantiere per la realizzazione di un nuovo impianto per la depurazione delle acque da parte della Società Chimica Bussi (Scb), che ha rilevato sito e stabilimento della Solvay promettendo il rilancio dell'ex polo chimico che per oltre mezzo secolo ha dato lavoro e sviluppo alla Val Pescara.

Si tratta di uno degli step che sta portando l'azienda ad un investimento da 25 milioni di euro (15 provenienti da un finanziamento Invitalia) su un'area confinante con quella che è stata definita la discarica più grande d'Europa e che, a ormai undici anni dalla sua scoperta, ancora aspetta di essere bonificata.

Il taglio del nastro del cantiere per l'impianto Pac, arriva dopo il completamento e l'avvio in produzione del nuovo impianto di concentrazione della soda, avvenuto a marzo.





“L’apertura di questo ulteriore cantiere – si legge nella nota della Società Chimica Bussi – rappresenta un passo decisivo per gettare le basi dello sviluppo di lungo periodo e riportare il sito produttivo in una posizione di leadership nel panorama industriale italiano ed europeo”.

“L'azienda ha riassunto i 70 dipendenti della Solvay e con i nuovi investimenti sono prevista circa trenta nuove assunzioni”, dice il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, che ha partecipato alla cerimonia di stamattina, che spiega come “la società ha ricevuto finanziamenti da parte di Invitalia e si deve alla solerzia e all'efficienza della Regione Abruzzo se, alla fine, hanno scelto di investire qui piuttosto che in Veneto, dov'era previsto inizialmente”.

“La cosa su cui si sta puntando – aggiunge Lolli – è la produzione di una nuova molecola, chiamata eureca, molto innovativa, che serve per la detergenza ed è poco impattante sull'ambiente”.





Al taglio del nastro, tra gli altri, il parlamentare di Forza Italia Antonio Martino, il consigliere regionale Fi Mauro Febbo e il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale degli azzurri.

Presente, ma defilato, il sindaco Salvatore Lagatta, che non ha preso la parola alla cerimonia e si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni.

Proprio il 31 marzo scorso la società controllata del Ministero dell'Economia ha dato il via libera al Contratto di sviluppo che è all'origine dell'investimento in materia di depurazione delle acque. Il piano industriale di Scb si muove su tre fasi: una prima, che è già stata conclusa, ha previsto un piano di investimento di 6 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'assetto produttivo e delle maestranze con il nuovo impianto, partito alla fine di marzo, per la concentrazione di soda caustica e soprattutto con l'innovativo e potente impianto di Trattamento delle acque di falda. La seconda fase del piano di investimento è quella partita stamane e prevede l'avvio dell'impianto Pac per la depurazione delle acque. L'obiettivo finale di questa seconda fase è raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sui livelli occupazionali. La terza fase, prevista tra il 2021 e il 2026, prevede un ulteriore investimento di circa 20 milioni di euro per l'espansione nelle produzioni elettrolitiche e di chimica fine per applicazioni speciali. Contestualmente, è previsto l'avvio di una fase di sperimentazione, che verrà portata avanti insieme con la Regione Abruzzo, per lo sviluppo di prodotti e sistemi a base di idrogeno destinati ai mercati della depurazione delle acque e della mobilità sostenibile. (m.sig.)

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