SPACCIO DI DROGA ALLA VILLA COMUNALE, NIGERIANI IN MANETTE

26 Marzo 2018 13:13

Teramo - Cronaca

TERAMO – Sorpresi a spacciare droga alla villa comunale di Teramo, due nigeriani sono stati arrestati dalla squadra mobile diretta dal vice questore aggiunto Roberta Cicchetti.

Dopo averli osservati a lungo, gli agenti li hanno bloccati subito dopo la cessione di 3 grammi di marijuana a quattro ragazzi teramani di età compresa tra i 14 ed i 17 anni.





Lo stupefacente era stato poco prima prelevato tra la vegetazione presente sui lati del “ponticello” e poi nuovamente occultato alla base di un albero, in attesa degli acquirenti. Nel frattempo, sono stati presi contatti con il gruppo di minorenni ai quali veniva ceduta la sostanza dietro pagamento di 15,00 euro.

I due detenevano ulteriore marijuana frazionata in 6 dosi del peso complessivo di 10,08 grammi con l’evidente fine di cederla ad  altro gruppo di 5 ragazzi minorenni, 3 uomini e 2 donne (1 albanese, 2 romene e 1 italiano) di età compresa tra i 16 ed i 17 anni, residenti in provincia, con i quali, poco prima, si erano intrattenuti a parlare, sempre all’interno della villa comunale.

All’atto dell’intervento dei poliziotti uno dei due ha provato a disfarsi dello stupefacente gettandolo nel laghetto. I due cittadini nigeriani erano diventati, dunque, punto di riferimento per adolescenti in cerca di marijuana.





L’attività di spaccio risulta aggravata non solo dalla circostanza della cessione di stupefacente a minorenni ma anche dal fatto che nell’adiacenze della villa comunale c'è una scuola media comunale il cui parcheggio esterno confina con la villa che ad esso è collegata per il tramite di un attraverso pedonale. Nelle vicinanze vi è anche una scuola comunale di infanzia e primaria.

I due extracomunitari si trovano ora ristretti nella in carcere a disposizione della Procura della Repubblica.

Ad uno di loro era stata rigettata la richiesta di asilo politico e questi, peraltro, aveva presentato ricorso. Attualmente è ospitato in un Cas (centro di accoglienza straordinaria) della provincia di Teramo. L’altro cittadino nigeriano è titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari, attualmente era ospitato presso lo Spras (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Teramo.

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