SULLE ORME DI CERERE DA AGNONE ALLA MAJELLA A RAPINO CONVEGNO SULLA POTENZA FEMMINILE

19 Aprile 2017 18:16

Chieti - Cultura

RAPINO – “Sulle orme di Cerere: il cuore antico del futuro: le Tabule si incontrano, da Agnone alla Majella”.

E’ il suggestivo titolo del convegno che si terrà a Rapino (Chieti), il 21 aprile prossimo, dalle ore 16,30 in poi, nel Teatro Auditorium Sant'Antonio.





Ad organizzarla l’Associazione Le Majellane, costituita tre anni fa  “per riportare, nella memoria sociale, storie di antica potenza femminile nel territorio di Majella madre, ritrovando le radici necessarie per  proporre innovative modalità  di responsabilità e  cura dei territori, in tempi di migrazioni  e  cambiamenti climatici , geo-ambientali, sociali e relazionali”.

Il programma 2017 è iniziato con un primo convegno, a Guardiagrele, tenuto il 19 marzo per una riflessione sul governo delle terre di montagna in tempi di disastri e trasformazioni geo-ambientali.

Nel convegno del 21 aprile interverranno il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il sindaco di Rapino Rocco Micucci, il direttore delegato alla Soprintendenza Abap Aldo Giorgio Pezzi. Con loro Nicola Mastronardi,  autore di Viteliu e studioso di Agnone, Ennio Paolucci, “erede” teorico della Tabula di Rapino, Luciana Percovich,  studiosa del sacro femminile, Rosanna Tuteri, archeologa I sindaci di Guardiagrele, Fara Filorum Petri, Pretoro e Agnone  





Introduce l’incontro Edvige Ricci, presidente de Le Majellane, coordina Maria Rosaria La Morgia, co-fondatrice dell’associazione L’incontro sarà aperto da Le Danze di Gioia di Anna Anconitano.

Al centro della riflessione la tavola di Agnone in Molise, e il bronzo di Rapino, detto anche Tabula Rapinensis, un'epigrafe redatta in alfabeto latino, che rappresenta una della principali fonti di conoscenza del dialetto dell'antico popolo italico dei Marrucini, ritrovata nella Grotta del Colle presso Rapino, tra altri preziosi reperti nel 1841. Il bronzo, che si fa risalire alla metà del terzo secolo a.C.,  detta regole della pratica istituzionale e rituale di una sorta di offerta di fanciulle, a carattere sacro, in onore e a beneficio della dea Ceria Giovia, fulcro della religione italica, che rappresentava la forza creatrice suprema, la Madre delle nascite, la signora degli animali, la reggitrice della Natura su cui esercitava, attraverso il numen, la potenza generatrice.

Durante il convegno sarà donata alla municipalità di Rapino, da parte del Cav. Armando Mancinelli della Fonderia Pontificia di Agnone, copia in bronzo della Tabula Rapinensis.

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