L’AQUILA – È il caso di essere onesti con i lettori, come sempre: ce n’eravamo quasi dimenticati. AbruzzoWeb spegne la terza candelina oggi, 3 maggio 2013, e noi ce ne ricordiamo solo a sera.
È che c’è sempre tanto, troppo da fare, in questa redazione che è come un tritacarne, ossia l’unico modo possibile e valido di fare informazione nell’era del web, a patto di usare un po’ di sale in zucca.
Sono passati anzi volati 36 mesi, uno dopo l’altro. Un sito inesistente è diventato un giornale che fa opinione pubblica, espressione di velluto per dire che fa paura a tutti perché scrive sempre la verità e non risparmia i tondi né i quadrati.
E tre anni dopo, non ci si stupisce troppo ma spiace un po’ vedere che i temi sono sempre gli stessi. La ricostruzione che non parte, la burocrazia e la confusione normativa, la crisi economica e occupazionale che investiva e ora travolge l’intero Abruzzo, i bisticci della politica.
Noi non ci siamo mai fermati. E non ci fermiamo, continuiamo a tirare la carretta. A cercare l’ultimo maledetto aggiornamento notturno, a tirare fuori il documento celato che nessuno si aspetta, a ‘leggere’ le notizie invece di blaterarle, anche a costo di andare contro la corrente e sbattere (ma spesso abbiamo ragione noi…).
Non stiamo qui a mostrare i muscoli, a sciorinare cifre di fan su Facebook e grafici di traffico: ci basta essere consapevoli di fare spesso da metronomi dell’informazione abruzzese.
Tutto questo lo dobbiamo ai nostri lettori, il nostro unico riferimento, che si sono abituati bene e quando AbruzzoWeb non fa l’AbruzzoWeb ce lo fanno notare, eccome: un articolo troppo leggero, un titolo troppo azzardato, una notizia malaccorta, non sfuggono alla mannaia critica di chi questo giornale ha imparato ad aprirlo la mattina per farci colazione (è sempre fragrante) e a consultarlo la sera per chiudere la giornata (andrà a dormire per ultimo).
E questo è il nostro patrimonio e, dopo tre anni, il nostro orgoglio. Rilanciamo, naturalmente. Continueremo a esserci, continueremo a correre, a tirare la carretta. Con la nostra professionalità e il vostro aiuto. Perché AbruzzoWeb appartiene a tutti noi. (red)
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