TEATRO: GENESIQUATTROUNO CHIUDE IL FESTIVAL ”LA CULTURA DEI LEGAMI”

31 Marzo 2016 11:07

Pescara -

PESCARA – Domenica sera, 3 aprile, alle 21 all’Auditorium Flaiano di Pescara va in scena l’ultimo spettacolo teatrale in cartellone nel festival “La cultura dei legami”, ideato e diretto da Edoardo Oliva col suo Teatro Immediato.

L’atteso Genesiquattrouno (Vincitore Premio In-box 2014), scritto e musicato da uno dei più grandi talenti della prosa contemporanea, Gaetano Bruno (volto noto anche del cinema d’essai), che lo dirige e lo interpreta insieme a Francesco Villano.





Due uomini si risvegliano dentro un cerchio di frutta. Lo stesso luogo che hanno eletto, nell’infanzia, oasi d’avventura per sentirsi al riparo dal mondo. Sono molto diversi tra loro. Il primo è impaurito, spaesato e stenta a riconoscere sia il luogo sia l’altro. Il secondo invece, a proprio agio, continua a cercare la complicità del primo. Fa dei versi strani, gli si avvicina con sguardo severo, poi ride, lo invita a giocare con lui.

Genesiquattrouno trae ispirazione dalla nota vicenda di Caino e Abele del libro della Genesi (capitolo 4, versetto 1) della Bibbia e propone una riflessione più che mai attuale sull’amore verso l’altro e su cosa può scatenarsi quando il sospetto di non essere più amati si insinua in noi, cosa può diventare l’amore per l’altro se inclinazioni violente incontrano angosce che pensavamo potessero non riguardarci.

In Genesiquattrouno l’omicidio è già stato compiuto, la condanna divina pronunciata. Ora si cerca di “riprendere fiato”. La scena è ambientata all’interno di un circolo quasi spettrale, che inizialmente appare come luogo di inconsapevolezza in cui uno dei due fratellini si inventa una serie di giochi, sfide seducenti, tranelli insidiosi per vincere la diffidenza dell’altro e farlo uscire allo scoperto.





I due attori innescano un duetto emozionante e alternando il gioco alla sfida,ci conducono per mano nei luoghi della loro infanzia, fatta di avventure fanciullesche ispirate alla ricerca della libertà e di preghiere inventate ad un Dio a cui hanno imparato a donare la parte migliore di sé.

Questa indagine sulla fratellanza archetipica segna per Bruno e Villano l’inizio di un’inchiesta creativa verso un linguaggio teatrale che proceda di pari passo con una ricerca sul movimento.

Il costo del biglietto è di 12 euro intero e 10 ridotto (studenti e over 65). Prenotazioni al 3336530249.

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