TERME CARAMANICO: FEBBO, ”PAOLUCCI DOVREBBE AVERE UN PO’ DI PUDORE”

28 Luglio 2019 13:47

Pescara - Politica

PESCARA  “L'ex assessore Paolucci non riesce ancora a smaltire la batosta elettorale del 10 febbraio e continua ad intervenire quotidianamente su tutto e tutti cercando di far dimenticare la macelleria sociale apportata dal suo Governo”.





Questo il commento di Mauro Febbo, assessore regionale alle Attività Produttive, sulla delicata situazione delle Terme di Caramanico, tema che da settimane lo vede impegnato in un continuo botta e risposta con l'ex assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, oggi capogrupo Pd al Consiglio regionale.

“Torna su Caramanico, ma credo che gli elettori di quel territorio, oltre il 10 febbraio, gli abbiano risposto il 26 maggio alle comunali bocciando l'altro 'assessore del nulla, Mario Mazzocca'. Per loro conoscenza sottolineo che i miei colleghi Nicoletta Verì e Nicola Campitelli non hanno partecipano agli incontri perché super impegnati a riparare ai danni del 'duo Paolucci & Mazzocca' sulla rete sanitaria e sul Civeta di Cupello, ma agli stessi hanno sempre partecipato i dirigenti De Sanctis (sanità) e Flacco (concessioni termali), peraltro in modo fattivo e costruttivo”.





“Paolucci – prosegue Febbo – torna a parlare anche dei 600 mila euro previsti al riguardo nel budget della sanità: ma se questi soldi erano disponibili dal 2016 perché non li ha spesi visto e considerato che proprio lui era assessore regionale alla sanità e al bilancio?Torna sul bando dei 900 mila euro, cosa gravissima per un “bocconiano”: al bando una società in liquidazione o sotto procedura concorsuale non può partecipare e poi chi l’ha detto che vincerebbe la società di Caramanico (noi siamo cosa diversa da Giunta D'Alfonso…)”.

“Peraltro – incalza Febbo – i fondi sono fittizi, come tanti altri, perché collegati alla vendita all'asta di un bene immobile di Avezzano, asta andata deserta. Bocconiano bocciato, ripassi fra 55 mesi”.

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