ROMA – Sotto l'Appennino meridionale, in profondità, nell'area del Sannio-Matese, esiste una sorgente di magma che può generare terremoti “di magnitudo significativa” e più profondi rispetto a quelli finora registrati nell'area.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances, è dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e del Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università di Perugia.
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