TERREMOTO 2009: CASSIANI ED EUSANI, ”SINDACI VOTARONO PER MANTENIMENTO UTR”

15 Gennaio 2018 09:34

L'Aquila -

FOSSA – Mentre i sindaci si dividono sulla decisione del governo di cancellare gli Uffici territoriali della ricostruzione (Utr), i primi cittadini di Caporciano (L'Aquila), Ivo Cassiani, e Prata d'Ansidonia (L'Aquila), Paolo Eusani, in una nota ricordano come “c’è un documento votato, all’unanimità, dall’assemblea dei sindaci del 21 novembre contro la chiusura degli Utr” e che, per questo, non è esatto parlare di spaccatura tra sindaci.





I due amministratori non risparmiano critiche all'Usrc guidato da Paolo Esposito, al quale imputano una “inadatta gestione del personale degli Utr” che sarebbe concausa del loro malfunzionamento insieme a “procedure amministrative poco chiare”.

Per Cassiani ed Eusani “i sindaci hanno fatto la loro parte. Si sono conquistati un ruolo da protagonisti della ricostruzione, lavorando sodo fin dall’inizio. Si sono dati una organizzazione con le aree omogenee, con il tavolo di coordinamento, hanno redatto i piani di ricostruzione, hanno ottenuto i fondi per lo sviluppo del 4%. Hanno fatto quello che dovevano. Che senso hanno ora queste prese di posizioni? Si parla dei costi di funzionamento degli Utr che non superano complessivamente gli 80 mila euro annui. Perché non si vanno a vedere i costi della sola struttura di Fossa? Ci si accorgerebbe che siamo molto al di sopra dei costi complessivi degli Utr. Oppure immaginiamo i costi che dovrebbe avere una mega struttura (tutta da realizzare) necessaria per accogliere il doppio dei tecnici con i relativi costi di funzionamento, compreso gli affitti che oggi non ci sono”.





“Chiudere gli Utr vuol dire sbattere la porta in faccia all’operato di tutti i sindaci. Vuol dire distruggere il primo embrione di una organizzazione territoriale, tanto necessaria, dei piccoli comuni delle aree interne dell’Abruzzo montano”, aggiungono. “Significa annullare tutti gli sforzi che si sono fatti per mettere in campo la cultura della condivisione e della visione unitaria dei problemi e dei territori.  Come è possibile, ci domandiamo, non comprendere che lo sforzo che dobbiamo compiere è quello di dare più forza e vigore all’attività degli Utr delegando loro funzioni aggregative e più inclusive dei problemi dei territori omogenei? È questo l’orizzonte a cui guardare con fiducia, con impegni ed atteggiamenti, non di parte, ma rivolti alla tutela del bene comune”.

“Guardiamo, per un solo attimo, a cosa sta accadendo per il terremoto del Centro Italia con gli uffici accentrati (vedi Teramo) completamente bloccati. Si vuole arrivare a questo anche qui da noi? I fondi ingenti dello sviluppo che abbiamo faticosamente ottenuto non possono essere gestiti se non dai sindaci attraverso l’assetto di governance che ci siamo dati.  Una governance che la legge Barca all’art.67 ed il decreto commissariale n. 131/2012 hanno reso legittimi ed operativi”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: