TERREMOTO 2009: MANCINELLI-TINARI (FI), ”SU BERLUSCONI PD HA MEMORIA CORTA”

24 Maggio 2017 09:42

L'Aquila -

L'AQUILA – “Leggiamo con stupore che, secondo il Pd, il processo di ricostruzione del centro storico cittadino a seguito del sisma del 2009 sarebbe stato sbloccato dalla cosiddetta 'Legge Barca': forse i suoi esponenti non ricordano che, alla data di insediamento dello stesso Barca, il Comune non aveva ancora provveduto a stilare il Piano di ricostruzione, propedeutico proprio alla ricostruzione dei centri storici, secondo il modello di cui al decreto 39 del 2009, varato dal Governo Berlusconi ad appena 22 giorni dal sisma”.





Così in una nota Chiara Mancinelli e Roberto Tinari, di Forza Italia.

“Sarebbe poi interessante conoscere i ritardi e le difficoltà imputabili al Governo dell'epoca: da rapporto presentato dallo stesso Barca al Senato, si legge che, a seguito del terremoto dell'Aquila, a fronte di circa 67 mila persone assistite, se il 28% degli sfollati ha potuto fare ritorno a casa propria ad un anno dal sisma, a due anni dal terribile evento la percentuale sale al 46% , per arrivare al 55,5 % del 2012. Ad oggi, verificando i dati forniti dalla protezione civile, per il sisma del centro Italia, a circa 9 mesi dall'evento, a fronte di una popolazione assistita di circa 30000 persone, alla data di marzo 2017 risultano consegnati un migliaio di container e 126 S.A.E (Strutture abitative provvisorie) su 3424 ordinate: a L'Aquila, ad 8 mesi dal sisma, non c'erano più né tendopoli né aree di accoglienza e, ad appena un anno dalla calamità, si ultimò la consegna di tutti i progetti C.a.s.e. e Map previsti per la città”. aggiungono Mancinelli e Tinari.





“È utile ricordare, inoltre, che, alla data del 31 marzo 2010, a fronte di circa 9.000 domande presentate ed esaminate per la riparazione e rafforzamento, in particolare di edifici catalogati B e C, vennero emessi 6242 contributi definitivi. Numeri importanti, così come i fondi stanziati dal tanto vituperato Governo Berlusconi: oltre 10 miliardi di euro, con un decreto che arrivò, come già accennato, appena 22 giorni dopo il sisma”.

“A prescindere dai dati e dai numeri della gestione dell'emergenza e della ricostruzione, in ogni caso, riteniamo che la realtà sia sotto gli occhi di tutti: l'evidenza non può essere nascosta. E' necessario paradossalmente, per il futuro, tenere bene a mente ciò che è stato in passato. Riteniamo insensato sollevare improbabili tesi al solo fine, evidente, di denigrare chi, con il proprio operato, tanto ha dato alla nostra città”, concludono Mancinelli e Tinari.

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