TERREMOTO: APPALTI CASETTE POST-SISMA, 35 INDAGATI TRA DIPENDENTI REGIONE E AZIENDE

15 Febbraio 2020 21:37

Italia -

ANCONA – Chiuse le indagini su appalti e subappalti delle Sae, le casette per i terremotati, nelle Marche.

Il sostituto procuratore di Ancona Irene Bilotta ha inviato il relativo avviso a 35 indagati tra persone e aziende, compreso il Consorzio Arcale.

Tra loro – si legge sull'Ansa – dirigenti e funzionari regionali e dell'Erap, imprenditori e reti di imprese.

Abuso d'ufficio, truffa e falso i reati ipotizzati.





Nei lavori sarebbero state impiegate anche ditte non in possesso della certificazione antimafia.

Secondo quanto sarebbe emerso nel corso delle indagini durante due anni, come riporta rainews.it, alcuni dei lavori sarebbero stati affidati a ditte che non avevano i requisiti necessari e, in particolare, l'iscrizione all'anagrafe antimafia e alla cosiddetta 'white list': un impedimento bypassato con certificazioni rilasciate dagli uffici della Regione Marche che gli inquirenti ritengono false.

Già nel 2018 e poi lo scorso anno, l'autorità nazionale anticorruzione aveva segnalato la mancanza della certificazione antimafia in 11 aziende appaltatrici, nelle cui visure camerali figurerebbero solo i codici fiscali, e i rapporti di alcune ditte operative nella costruzione delle casette con ambienti legati alla 'ndrangheta. 

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