CAPITIGNANO – “Ci sono molti danni agli edifici, anche se li stiamo ancora quantificando. Tra la gente c'è paura perché le scosse si sentono bene e si sentono tutte”.
C'è apprensione nelle parole del sindaco di Capitignano (L'Aquila), Maurizio Pelosi.
Il suo comune dista pochi chilometri dall'epicentro del terremoto che il 24 agosto ha distrutto Amatrice e Accumoli (Rieti), e da allora diverse decine di persone stanno pernottando nella struttura polivalente antisismica comunale costruita dopo il sisma del 2009.
Sono “qualche decina” gli immobili danneggiati, la chiesa principale del paese è stata dichiarata inagibile mentre “quella parrocchiale, già lesionata il 6 aprile, ha subìto ulteriori danni alla cupola”.
Dai primi sopralluoghi sono stati riscontrati diversi edifici lesionati, qualche crollo di mura in vecchie case disabitate e alcuni comignoli caduti.
La mappatura dei danni sarà complessa anche perché, come spiega il sindaco, “molte famiglie che erano in vacanza e hanno segnalato danni sono tornate a Roma, quindi andranno ricontattate per eseguire le verifiche sulle loro abitazioni”. (m.sig.)
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