TERREMOTO: MINORANZA CAPITIGNANO INSISTE, ”DUBBI SU ASSEGNAZIONI SAE”

22 Marzo 2018 19:49

L'Aquila -

CAPITIGNANO – “Verba volant scripta manent, un significativo motto evidentemente non motto conosciuto ed amato dalle parti del nostro Comune di Capitignano. In merito alle dichiarazioni del sindaco Maurizio Pelosi per la stentata difesa all’allarme, più che denuncia, sui rischi in corso nel paese, ci si chiede veramente in quale luogo egli viva e con quale popolazione dialoghi! L’opposizione ascolta la base, recepisce i disagi e le lamentele a differenza della maggioranza costretta sempre a credere che tutto sia perfetto e che tutto vada a gonfie vele”.

Così in una nota il Movimento civico per Capitignano e frazioni controreplica al primo cittadino, che si era difeso dalle accuse di aver lasciato gran parte delle casette destinate ai terremotati vuote affermando che il paese ha subìto meno degli altri lo spopolamento causato dal terremoto del 18 gennaio 2017.

“Il sindaco Maurizio Pelosi si ostina ancora a dichiarare che risponderà in Consiglio comunale alle interrogazioni poste dai due consiglieri di minoranza Alessandra Fulvi e Gisella Fulvi dimenticando che è stato ufficialmente e pubblicamente chiamato a rispondere con urgenza e per iscritto e non a chiacchiere come da sempre usa fare, che hanno solo il valore della evanescenza immediata”.

“Premesso che l’articolo sulle Sae in parte ancora vuote è scaturito proprio dalla mancata risposta sua e del vice sindaco alle interrogazioni poste il 25 gennaio 2018, e non ieri, come Movimento siamo costretti a credere, giunti  a questo punto di ostinazione a non volersi esprimersi formalmente, che il sindaco ed il vice sindaco, quest’ultimo da noi ritenuto il maggior responsabile della operazione Sae, non siano in grado di rispondere per iscritto non avendo elementi oggettivi da indicare. Pertanto in mancanza di risposte scritte e documentate questo Movimento chiederà ai propri consiglieri comunali di non recarsi in Consiglio sin quando non avranno soddisfazione di quanto richiesto”.

“Nessuna visibilità occorre alla opposizione che nel caso di specie si è limitata a raccogliere le istanze che vengono dalla popolazione preoccupata non poco della fine del paese – continua la nota – Piuttosto rigiriamo l’illazione alla maggioranza visto che oggi smentisce se stessa per l’annuncio delle 80 persone da far rientrare quando tutti abbiamo visto e letto i titoloni delle testate giornalistiche del 5 e del 6 febbraio 2018 riportanti le dichiarazioni in maniera virgolettata e non interpretata dai giornalisti”.





“Nel caso fosse stata ritenuta falsa quella notizia chiediamo al sindaco e al vice perché non l'abbiano immediatamente smentita visto che oggi già parlano di 50 persone e non di 80? Forse faceva comodo proprio per quella visibilità che vorrebbero addossare al altri?”.

“Per la collaborazione costruttiva il sindaco sa benissimo come ciò sia stata offerta su diretta volontà di questo Movimento per il bene di un paese che stava andando in rovina all’alba del sisma 2017 e come poi la stessa sia stata tragicamente rifiutata grazie ai fortissimi contrasti all’interno della sua Giunta dovuti a puerili gelosie e invidie che lo hanno piegato a rinunciare invece di battersi per ribadire l’importanza della questione”.

“Al riguardo – continua la nota del Movimento – torna in mente la 'donabbondiana' frase 'Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare'. Il Movimento porta a conoscenza il paese della forte crisi interna che regna da tempo all’interno della Maggioranza che di fatto ne sta pregiudicando l’operato amministrativo. Sono di ieri le nervose ed accorate frasi del sindaco nel dichiarare a gran voce nei corridoi comunali di essere stato lasciato da solo e di avere tutti contro!”.

“E anche su questo si è cercato di dare un sostegno al paese  chiedendo pubblicamente il rientro degli amministratori che dal 2017 hanno di fatto abbandonato il paese fregandosene dei suoi problemi”.

“Lascia alquanto perplessi che un sindaco in sella da 12 anni non conosca le norme del sisma pur avendone vissuti due! Come si fa a pretendere che sia l’opposizione ad effettuare indagini e fare nomi quando la normativa recita chiaramente come debbano essere i Sindaci  ad effettuarli e anche in più riprese? Se le persone che ancora non possono occupare le Sae sono in malattia il sindaco mostri i certificati medici che lo attestino”.





“Soprattutto chiediamo che il sindaco, al di là di quanto dichiarato dalle persone, indichi se abbia o meno verificato per ciascun assegnatario se al momento del sisma avesse abitato in maniera stabile e abituale nella casa dichiarata inagibile, perché al di la  delle inutile e puerili giustificazione il nodo centrale è solo li e non altrove”.

“Sindaco e vice sindaco – continua il Movimento nella nota – sapevano e sanno benissimo chi fossero le persone che da anni non si vedevano e non vivevano in paese perché chi all’estero chi in affitto in altri comuni, e allora come hanno potuto accettare supinamente le loro dichiarazioni sapendo già che il diritto ad ottenere la Sae è normato?”.

“Può richiedere la Sae chi aveva dimora principale e continuativa di proprietà in affitto o abitata ad altro titolo nel comune. L'abitazione deve risultare o in zona rossa oppure inagibile o inagibile per rischio esterno (esito E, oppure F di non rapida soluzione) dopo rilevazione con scheda Aedes. Il criterio per l’attribuzione non dipende dalla residenza anagrafica, ma dalla dimora abituale e stabile nell'abitazione resa inagibile dal sisma. La dimora abituale può essere provata mediante la presentazione di bollette, contratti di lavoro, prove testimoniali”.

“I sindaci hanno il compito di controllare la veridicità delle autocertificazioni presentate dai cittadini e finalizzate all’erogazione del Contributo di autonoma sistemazione e Sae. Gli accertamenti sono ripetuti con cadenza periodica finalizzati alla verifica del permanere dei requisiti necessari per le concessioni”.

“Se il sindaco e il vice sono a conoscenza di  un’altra normativa lo facciano sapere e allora chiederemo scusa per il disturbo. Da quanto replicato dal sindaco si evince chiaramente che nessuna verifica sia stata effettuata dal Comune attenutosi solo a recepire le semplici dichiarazioni di parte. L’opposizione ed il paese che si lamenta attende risposte scritte e chiare non chiacchiere volanti!”, conclude la nota.

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