MONTESILVANO – Istanti di vero e proprio terrore, ieri, a Montesilvano, all'interno di una abitazione in via Verrotti. Due carabinieri sono entrati in casa per notificare ed eseguire un ordine di arresto del giudice del tribunale di Taranto, con tanto di perquisizione dell'immobile per verificare l'eventuale presenza di droga.
L'uomo, D. G., ha afferrato una pistola, carica di munizioni, e l'ha puntata loro dritta in faccia. Mentre con una mano teneva l'arma rivolta verso i due militari, con l'altra, senza alcuno scrupolo, ha preso il figlioletto di soli quattro anni e mezzo, utilizzandolo come scudo umano. Soltanto grazie alla lucidità e alla professionalità dei carabinieri, è stata evitata una strage. Ora il 52enne, nella vita nullafacente, è rinchiuso nel carcere di San Donato.
Il brigadiere di Montesilvano, che conosceva l'uomo, per non farlo insospettire aveva bussato alla porta. L'uomo si è agitato alla vista del cane. Ha indietreggiato e ha afferrato una pistola clandestina di costruzione slava, calibro 40 Smith & Wesson. Puntandola contro i militari e afferrando con il braccio il figlioletto che stava dormendo. Come uno scudo.
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