DOMANI CONSIGLIO REGIONALE STRAORDINARIO; SINDACO DELL'AQUILA DEPOSITA DIFFIDA, CONFCOMMERCIO INDICE STATO AGITAZIONE

TRAFORO CHIUSO DAL 19: E’ SCONTRO, OGGI SUMMIT AL MINISTERO, PRIMI DISAGI

di Marco Signori

13 Maggio 2019 10:05

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Mentre sono iniziati i primi disagi, complice anche una certa psicosi, con alcuni pendolari che hanno segnalato come le corse della Tua partite da L'Aquila e dirette sulla costa teramana stamattina stavano già per percorrere la statale 80 attraverso il valico delle Capannelle, è ancora scontro sull'imminente chiusura del traforo del Gran Sasso, annunciata dalla concessionaria autostradale per il 19 maggio prossimo.

Un'ipotesi clamorosa contro la quale stanno alzando le barricate amministrazioni locali, associazioni di categoria e imprese, che finirà inevitabilmente sul tavolo in programma oggi – e non domani come inizialmente riportato – al Ministero dei trasporti, che tuttavia è convocato con un altro ordine del giorno, e cioè l'aggiornamento e la revisione del piano economico finanziario nell'ambito della concessione di Strada dei parchi spa, che fa capo all'imprenditore Carlo Toto.

Si tratta dello strumento sul quale è in corso da anni un altro braccio di ferro, sempre tra concessionario e Stato, su chi debba farsi carico della messa in sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo, dall'alto valore strategico e anche di protezione civile, come sancito dalla legge finanziaria del 2012.

È opportuno ricordare, comunque, come il traforo sia attualmente regolarmente aperto in entrambe le direzioni. Da quanto appreso da AbruzzoWeb, a causa di un difetto di comunicazione tra Strada dei parchi e azienda di trasporto, oggi alcuni pullman Tua hanno rischiato di percorrere la statale 80, ipotesi scongiurata all'ultimo momento ma che ha creato apprensione tra i pendolari.





Dei disagi che potrebbero sorgere dalla chiusura della galleria, intanto, si avrà un antipasto dal 15 al 17 maggio, quando – informa una nota di Strada dei parchi – sarà disposto, tra gli svincoli di L’Aquila Est e Colledara/San Gabriele in direzione Teramo, il divieto di transito ai pullman e ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

Il Ministero ha affermato che la chiusura del traforo appresenterebbe una “procurata interruzione di pubblico servizio che equivarrebbe a un inadempimento” grave da parte della società, concessionaria delle autostrada A24 e A25, che potrebbe portare alla “revoca immediata della concessione”, evocata dal sottosegretario M5S Gianluca Vacca

Il vice presidente della concessionaria di A24 e A25, Mauro Fabris, in un'intervista al Giornale Radio 1 Rai, di cui la testata ha diffuso il testo, ha però detto che “Strada dei Parchi non ha competenza, il Governo ci ha detto di stare fermi nel senso di non prendere alcun intervento. Noi abbiamo scritto: 'guardate che dobbiamo chiudere', il Governo non ci ha detto nulla in contrario. Sarebbe singolare se ora ci revocasse la concessione”.

E il 5 aprile scorso, ad ogni buon conto, Strada dei Parchi, che gestisce le autostrade A24 e A25, informa con una lunga nota inviata al ministero per le Infrastrutture, al ministero dell'Ambiente, alle Prefetture dell'Aquila e di Teramo, alla Regione Abruzzo, all'Anas, alla Polizia stradale, all'Ispra e all'Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, della decisione di chiudere il traforo in entrambe le direzioni, sul tratto della A24, “al fine di evitare di incorrere in ulteriori contestazioni correlate a presunti pericoli di inquinamento delle falde acquifere, come già detto, oggetto del procedimento penale in corso”.





Tutto ciò “in assenza di precise indicazioni dirimenti sotto ogni profilo regolatorio e legale da rendere entro 15 giorni dalla ricezione della presente nota”.

Il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, ha annunciato che proprio oggi notificherà una diffida formale indirizzata a Strada dei Parchi a non interrompere un pubblico servizio. Invitando il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a valutare attentamente, in caso di chiusura, “la revoca della concessione a Strada dei Parchi, costituendo la condotta della società una giusta causa di risoluzione per inadempimento”.

L'incredibile decisione della società concessionaria è stata motivata con il fatto che vuole evitare la “reiterazione del reato”, visto che i vertici della società, assieme a quelli dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso e della Ruzzo Reti, sono sotto inchiesta dalla Procura di Teramo per gli sversamenti di sostanze pericolose avvenute sotto il traforo. In attesa dei lavori di messa in sicurezza da 170 milioni, per sbloccare i quali la Giunta regionale ha chiesto al governo la dichiarazione di stato di emergenza e l'arrivo di un commissario.

In base a quanto emerge dal piano presentato in riunione, non esiste alcun rischio per i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn perché viene garantito l'accesso ai Laboratori a determinate condizioni, tra cui l'impiego di auto elettriche.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: