DIETROFRONT DELLA CONCESSIONARIA A24 GRAZIE AD IMPEGNI ASSUNTI DA AMMINISTRAZIONI, FABRIS, ''DOMANI ULTIMO INCONTRO AL MINISTERO''. TONINELLI, ''SALVIAMO ABRUZZO DA ISOLAMENTO''

TRAFORO GRAN SASSO: SDP REVOCA CHIUSURA INCONTRO AL MIT PER CONCORDARE AZIONI

16 Maggio 2019 17:29

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Strada dei Parchi “revoca la decisione di chiudere il traforo del Gran Sasso” sulla A24.

Lo ha detto all'Ansa il vicepresidente della concessionaria che gestisce le autostrade A24 e A25, Mauro Fabris, “alla luce di quanto emerso negli incontri dei giorni scorsi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e questa mattina in Procura a Teramo”. 

Domattina, ha riferito Fabris, ultimo incontro tecnico al Mit per concordare le azioni da intraprendere.

La comunicazione arriva a seguito di una convulsa giornata nella Procura di Teramo dove si è svolto l'incontro con il procuratore Antonio Guerriero, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i magistrati del pool che si occupa dell'inchiesta sul sistema acqua del Gran Sasso, Gino Scaccia, capo di gabinetto del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli, oltre al vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, e a esponenti della Protezione Civile nazionale. 





“Dopo molteplici incontri a tutti i livelli, ecco il primo, eccellente risultato: il Gran Sasso non chiuderà”. Lo conferma il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in un post on line. “Il duro lavoro premia sempre. E la mediazione istituzionale del mio ministero, come per esempio sul Porto di Gioia Tauro, è risultata anche stavolta decisiva. Siamo di fronte a un altro bel successo in poche ore dopo l'accordo storico sulla autostrada A22. Salviamo dall' isolamento una terra splendida come l'Abruzzo”.

“L’annuncio della revoca della chiusura del traforo del Gran Sasso – commenta Marsilio – rappresenta un'ottima notizia per tutto l’Abruzzo. Abbiamo lavorato con pazienza e determinazione per arrivare a questa soluzione. Nonostante la delicatezza e la complessità della situazione tutte le parti hanno agito con ragionevolezza e senso di responsabilità. E’ stato avviato un percorso che porterà finalmente alla definitiva soluzione del problema”.

Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, parla di una vittoria raggiunta grazie alla mobilitazione di cittadini e amministratori “Come avevo annunciato dopo il summit di ieri in Prefettura il traforo del Gran Sasso non chiuderà. Un risultato ottenuto grazie a un’azione collettiva che ha mobilitato tutto il territorio: dalle istituzioni locali e pubbliche fino alle organizzazioni private e di categoria. Una questione che non poteva essere derubricata a un mero fatto di provincia e che, anzi, avrebbe pesantemente inciso sulla quotidianità e sulla prospettiva di vita e sviluppo dell’Italia centrale”.

“Sia di monito agli attori di questo tiro alla fune: L’Aquila, Teramo, l’Abruzzo, e con essi i suoi abitanti, non sono inanimati, sono e saranno attenti anche in futuro. Non consentiranno più che su di essi si giochino partite 'altre', che poco hanno a che fare con il tecnico e indifferibile”, conclude Biondi

Alla base del dietrofront di Strada dei Parchi, anche gli impegni, ha sottolineato ancora il vicepresidente della concessionaria Strada dei Parchi, Mauro Fabris, assunti dalle amministrazioni interessate. 





“Domani mattina la concessionaria – ha annunciato Fabris – depositerà una memoria in Procura a Teramo in cui, a tutela dei propri dirigenti e della stessa società, ribadirà quanto è stato fatto finora e quanto intende ulteriormente realizzare per la messa in sicurezza ai fini ambientali delle gallerie del Gran Sasso, almeno per quanto riguarda le proprie competenze”. 

“Tutto ciò nell'attesa che il Governo e il Parlamento confermino con decisioni conseguenti i provvedimenti, come la nomina di un commissario straordinario dotato di poteri e risorse adeguate per risolvere i problemi dell'acquifero del Gran Sasso che di certo non compete a Strada dei Parchi”.

Domani, dunque, ultimo incontro tecnico al Ministero dei Trasporti per concordare le azioni da intraprendere per garantire la salubrità dell'acquifero del Gran Sasso, nel breve e nel lungo termine, senza compromettere la circolazione delle persone e delle merci. 

Sdp infatti aveva deciso di chiudere il traforo per non incorrere nell'accusa di reiterazione del reato in riferimento al processo, con udienza in programma il 13 settembre prossimo, in cui è coinvolta con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Ruzzo Reti Spa, in merito all'ipotesi di inquinamento della falda acquifera del Gran Sasso.

Secondo il Piano di emergenza predisposto dalla Prefettura dell'Aquila oltre al rischio sismico all'interno dei laboratori dell'Infn, persistono alcune criticità strutturali che riguardano gli stessi laboratori (volte non rinforzate) e i by pass dei tunnel autostradali, privi di porte EI-Sa (resistenti al fuoco a tenuta di fumi freddi). Inoltre in caso di incidente rilevante nei laboratori i contaminanti potrebbero disperdersi in falda, che viene utilizzata da circa 700 mila persone nelle province di Teramo, L'Aquila e Pescara

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web