TRUFFA ALLO STATO: PM TESTA, ”NON CHIAMIAMOLI IMPRENDITORI”

8 Febbraio 2019 13:10

Regione - Cronaca

CHIETI – “Non chiamiamoli imprenditori, per noi sono imprenditori coloro che si occupano di dare alle proprie iniziative un'utilità sociale. Purtroppo non è la prima volta che ci imbattiamo in un accaparramento di risorse pubbliche di così grande entità, è un fenomeno gravissimo che vogliamo colpire con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”. 





Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica di Chieti, Francesco Testa, nella conferenza stampa in cui è stata illustrata l'operazione che ha portato al sequestro di beni per 16 milioni di euro a Mauro Mattucci. 





“La nostra Costituzione non prevede iniziative per accaparrarsi risorse a scapito della collettività. Nel nostro ordinamento l'iniziativa privata deve svolgersi in armonia con l'utilità sociale e non è proprio questo il caso – ha detto ancora Testa – Qui siamo di fronte a soggetti che hanno utilizzato l'iniziativa privata per accaparrarsi risorse a scapito delle collettività e questo vorrei sottolinearlo. Abbiamo fatto il più esteso uso delle norme del codice antimafia, abbiamo dimostrato al Tribunale la pericolosità sociale e la pericolosità fiscale del soggetto. Appena eseguite e completate le operazioni di sequestro, inoltreremo al Tribunale la richiesta di confisca del patrimonio in sequestro. La sinergia fra la Guardia di Finanza di Chieti e di Pescara è stata importantissima – ha concluso Testa- Hanno lavorato insieme, gomito a gomito, sotto il nostro coordinamento, e questo per noi è un risultato operativo estremamente rilevante”. 

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